recensioni dischi
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MOMO SAID  "Spirit"
   (2013 )

Un album carico di significati, “Spirit”. Un esordio che mette in risalto le doti canore e compositive di un talento, “Momo Said”. "Spirit" è un viaggio musicale che parte da lontano, dalla sua Africa. Quella terra che unisce, la stessa parte del mondo che guarda l'occidente come a sé stessa, il Marocco. Questa storia è fatta di migranti, di nuove generazioni e di spiriti liberi. Momo Said, quale poliglotta, ha scelto la lingua inglese per raccontare questo suo album di esordio, in una miscela eterogenea di soul, beat, reggae, folk e funk. Un album completamente acustico, vivo, vero, suonato. L'energia, quella elettrica, è stata utilizzata solo dai registratori, per fissare a memoria questa energia umana positiva. Con la produzione artistica di Doktor Zoil, nasce ''Spirit'' e, con esso, la scelta di voler associare il suono di ogni singola canzone ad uno strumento caratteristico, ecco il motivo della partecipazione di numerosi artisti. Troviamo appunto, le chitarre risonanti di Alessandro Medri (già solista nei Mamasita), che del disco ha curato parte degli arrangiamenti, i fratelli Costa dai Quintorigo agli archi, Tommy Graziani, figlio d’arte di Ivan Graziani, un vero talento alla batteria, Enrico Farnedi con l’ukulele ed alla sezione fiati, costruita in compagnia di Marco “Benny” Pretolani dei Good Fellas, il vibrafono di Pasquale Mirra dei Mop Mop, il cammeo di Bonomo alla chitarra e il pianoforte di Luca Bonucci, il contrabbasso di Gabriele Pesaresi e Luca Dalpozzo, le ritmiche percussive di Danilo Mineo e Federico Lapa. A partire dal Mediterraneo e ad arrivare nel cuore, il cuore della Musica, il cuore di ognuno di noi.