recensioni dischi
   torna all'elenco


CALVINO  "Occhi pieni occhi vuoti"
   (2013 )

La sua voce e il pianoforte. È così che Niccolò Lavelli inizia la sua avventura di cantautore nel 2008. Due anni più tardi, in seguito all’incontro con Silvio Centamore (già batterista di Davide Van De Sfroos e di Tonino Carotone) e Alessandro Rigamonti che lo accompagna al basso, Niccolò dà il via a un nuovo percorso che si caratterizza per una forte volontà di sperimentare. Insieme alla sua band presenta il suo progetto al panorama musicale milanese, esibendosi in alcuni dei suoi locali più noti. Nel novembre 2011 prende vita il suo primo EP “Giuda” (Produzioni Musicali Milano, SCStudio), registrato interamente in presa diretta per poter conservare intatta l’energia dei suoni e poi, successivamente, rielaborato in studio. Nel marzo 2012 Niccolò inizia a collaborare con Blend Noise Studio. Un incontro che segna un punto di svolta nella carriera del musicista. Da qui, sotto il nome Calvino, nasce questo secondo EP "Occhi pieni occhi vuoti", arrangiato, suonato, prodotto, registrato e mixato interamente da Federico Bortoletto e Filippo Corbella presso Blend Noise. Insieme, Bortoletto e Corbella lavorano su un nuovo concetto musicale che fonde eleganza cantautorale e volontà di spingersi oltre i confini della tradizione. Un’idea che prende vita dalla ricerca su nuovi suoni e atmosfere, che si combinano con la voce di Niccolò Lavelli. ''L’amore in aria'', il singolo attualmente in programmazione, racconta la paura di amare e di staccarsi dal proprio egocentrismo. Vi è una confusione di base tra mondo interno ed esterno, e l’universo sembra rispondere agli stati d’animo di una persona tenacemente aggrappata alle proprie sicurezze. Il viaggio da intraprendere per conoscere la persona amata diventa un’odissea piena di pericoli e presagi avversi al cui solo pensiero la terra sembra smettere di ruotare dando una sensazione di vertigine. Il video del brano è stato girato in una palude. Ogni elemento e ogni rapporto sembrano incagliarsi in acquitrini torbidi e maleodoranti. La persona amata e le sue speranze diventano oggetto di scherno e l’unico elemento dinamico e giocoso è il protagonista che si aggira per spazi indefiniti inseguendo le proprie capriole mentali. L’Ep è composto da quattro canzoni e potremmo pensarlo come un quadrato dal contenuto vuoto. È infatti una descrizione dell’Assenza. Queste storie sono raccontate per immagini, visioni e stati interiori che invadono il mondo esterno; è un tentativo di lettura della realtà che nasce dallo sguardo di Niccolò.