recensioni dischi
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FURIOUS GEORGIE  "You know it"
   (2013 )

Furious Georgie è il moniker del progetto solista con cui Giorgio Trombino, cantante e musicista palermitano, si affaccia nel panorama indie-rock nazionale. Lo fa in veste di cantautore, un ruolo piuttosto distante da quelli affrontati nei suoi gruppi (Haemophagus, Sergeant Hamster, Elevators to the Grateful Sky, The Smuggler Brothers, Il Tempo del Cane…), e che lo vede affidarsi quasi esclusivamente al suono della sua chitarra acustica, almeno per il momento. Ad uscirne è una manciata di canzoni che sembrano arrivare da una qualche sperduta provincia americana, e invece sono frutto di un’esperienza maturata nel corso degli anni, e di una vena cantautorale che rende omaggio a vecchi e nuovi maestri (il Neil Young più fumoso e intimista, il cantautorato storto di Syd Barrett e di Kevin Ayers, lo stile di Elliot Smith, un afflato trascendente vicino a una parte della produzione di George Harrison e Claudio Rocchi). Registrato a Palermo negli studi della neo-nata etichetta Tone Deaf Records, ''You Know It'' è un disco che guarda altrove, come a volersi ritagliare uno spazio stilistico tutto suo, lontano dai clamori della ribalta ma vicino – per ispirazione e immaginario poetico – alle più defilate produzioni di scuola Rough Trade. Difficile tracciare la rotta del viaggio: psych-folk, blues e country sono i binari lungo i quali si muovono le 12 canzoni in scaletta, dal blues ruspante di ''Giggrind'' alla dolente invocazione di ''Lost and Found'', dall’incedere desertico di ''Years Gone by'' al sapore lo-fi di ''Armed Peace''. La destinazione? Un luogo sospeso dove prendono forma fantasmi, visioni e soprattutto canzoni.