recensioni dischi
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M+A  "These days"
   (2013 )

M+A: duro acronimo di ispirazione anglosassone, sono due giovani artisti, Michele Ducci e Alessandro Degli Angioli, nati in Italia ma con capacità, convinzioni ed attitudine internazionali. Sono pubblicati dall’etichetta londinese Monotreme già dal 2011, da quel ''Things.yes'' che muoveva i suoi passi in ambito elettronico con influenze Royksopp e Kings of Convenience. Oggi le sonorità sono molto cambiate, ma l’idea è rimasta la stessa: creare qualcosa che prima non c’era. A ottobre 2013 è uscito questo loro attesissimo nuovo album: uno sguardo al contemporaneo ed alle sue sonorità, una celebrazione di ciò che oggi è attuale ma che domani vorrà essere ricordato. Quasi un instant classic, ricco di ritmica tropicale, intriso di ghetto style e infarcito di electro pop europeo, perfetta prosecuzione delle produzioni precedenti. Espressione di ciò che oggi è maggiormente apprezzato e richiamato dai musicisti di tutto il mondo, ''These days'' è quarantadue minuti di musica tra i vocals a tratti black di Michele e canzoni pop classiche con qualche effetto retro, ritmi di danza che ricordano Beck e ''Random Access Memories'' dei Daft Punk confezionate da Alessandro. Gli M+A hanno suonato tutti gli strumenti presenti sul disco, tranne la potente e profonda batteria di Marco Frattini che rende, se possibile, ancora più internazionale la produzione del disco. "B Song" evoca Beck col suo retro-funk di epoca tardo '90. "Down The West Side" è pura perfezione pop che sa di colonna sonora di molti parties estivi; mentre canzoni come "New York There", "Game", "Pratical Friday" e "Midnight Radio" richiamano facilmente il nuovo Phoenix.