recensioni dischi
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FUOCHI DI PAGLIA  "Ménage à trois"
   (2013 )

Il progetto Fuochi di Paglia nasce di getto come trio nel marzo del 2011, alimentato da incontenibili tormenti esistenziali e pittoresche suggestioni rurali covate in angoli reconditi della provincia toscana. Ed è proprio questa realtà che il trio si propone di descrivere in maniera ironica, con un caratteristico miscuglio di musica e parole da loro stessi definito “cantautorato viscerale”. Fin dagli albori della sua attività, il trio si cimenta in un intensa attività live, coinvolgendo fin da subito il pubblico presente. Nell’aprile 2012 i Fuochi di Paglia festeggiano il primo anno di attività con l’incisione di un Ep autoprodotto, un breve ma intenso lavoro discografico in cui l’etereogeneità delle tracce riflette la loro costante varietà nell’approccio compositivo, di pari passo con le tematiche affrontate sempre al confine tra il serio e il faceto. Anche grazie al fondamentale apporto di questo lavoro discografico, l’attività live del trio toscano si intensifica ulte­riormente, portandoli, nel gennaio 2013, a progettare con Matteo Guasti – titolare della Labella Studio di Montelupo F.no – la registrazione di un vero e proprio album d’esordio; nel maggio dello stesso anno i Fuochi di Paglia entrano così in studio per concepire ''Ménage à trois'', co-produzione che ha visto la luce nel dicembre 2013. Le canzoni parlano di precarietà esistenziale e lavorativa, di disavventure amorose, di vizi e virtù del mondo degli artisti e dello showbiz, di tipologie antropologiche infestanti, di una generazione che, frastornata dai massmedia e dalla tecnologia ridondante, sembra non voler crescere mai. È questo lo scenario dal quale muovono le incisive linee di contrabbasso di Fuoco C e le coinvolgenti fantasie percussive di Fuoco S, fondendosi con la varietà ar­monica della chitarra di Fuoco G per dare vita a quello che, usando un suggestivo quanto realistico gallicismo, possiamo definire, appunto, un “Ménage à trois”.