recensioni dischi
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LUCIO DALLA / FRANCESCO DE GREGORI  "Banana republic"
   (1979 )

Il bilancio di una serie di concerti fortunati nati sotto il segno della reciproca libertà, un documentario-film ed un album già primo in classifica. Tutto questo ha un titolo: BANANA REPUBLIC, che tra l'altro è l'unica canzone inedita del disco. Ad ogni tappa la folla convenuta riservava loro ovazioni da ...stadio ! E non poteva essere altrimenti. Comunque, sebbene sia stata una tournée fortunata, non sono mancati i grandi costi e insieme hanno raggranellato molto meno di quanto avrebbero potuto fare ognuno per conto proprio. Personale tecnico, affitto di stadi, costi di distribuzione: un apparato imponente e costoso che ha avuto i suoi costi non certamente indifferenti e tutto quello che hanno "perso" durante il tour devono recuperarlo sotto forma di royalties discografiche. Il sodalizio dei due ha radici lontane e lo sperimentano nel 1976 quando Dalla e De Gregori si esibiscono in uno spettacolo comune nelle maggiori città italiane. Poi nel 1978 il singolo a sorpresa MA COME FANNO I MARINAI. Riempire gli stadi in Italia (anno 1979) non è molto facile. Bisogna essere veramente carismatici. Anche se dagli Usa arrivano filmati di artisti che si esibiscono di fronte a migliaia di persone. Beh, l'Italia non è l'America o almeno non lo è per tutti. I grandi pienoni si sono visti quasi esclusivamente al Festivalbar, durante la serata finale. Un'atmosfera di rilassato divertimento sprigiona da tutto il disco, cosa abbastanza strana per De Gregori che, a differenza del suo partner, non si è mai mostrato nel suo aspetto giocoso e goliardico, tutto preso dal suo rigoroso personaggio di intellettuale che dice sempre le "cose giuste stando sempre dalla parte giusta". La famosa 4 MARZO 1943 viene eseguita utilizzando un tempo di reggae e per la prima volta De Gregori si degna di cantare una canzone non sua, UN GELATO AL LIMON di Paolo Conte. Tutte le canzoni sono rinnovate negli arrangiamenti, proprio a dimostrare che il tour doveva essere qualcosa di nuovo e di divertente allo stesso tempo, una specie di happening in cui tutto può succedere. (Christian Calabrese)