recensioni dischi
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ELLE  "Nowhere but here"
   (2014 )

C'è qualcosa che fa ben sperare per il futuro, in questo disco di Elle: non solo il livello della proposta (che, diciamolo subito, è d'assoluto valore), ma anche, anzi soprattutto, il fatto che questo disco recuperi, spesso e volentieri, certe sonorità anni '80 o addirittura '70. Il tutto compiuto, certo, con la sensibilità odierna: non è questa, di certo, una musica che sa di "vecchio". Ma fa terribilmente piacere pensare che chi ora, nel nuovo millennio, decide di fare musica, si prenda prima la briga di guardarsi alle spalle. In troppi sono passati, pensando di "inventare" la musica, di stravolgere le 7 note con proposte forzatamente innovative, finendo solo per rendersi inascoltabili. Rispetto, ed amo, chi ha l'umiltà di guardarsi alle spalle. Chi ha la curiosità di scoprire e capire ciò che l'ha preceduto. Poi, certo, il tutto viene metabolizzato e rielaborato secondo il proprio gusto, secondo le proprie intuizioni e caratteristiche moderne: ma senza la presunzione (ahimè, comune a tanti) di far finta di essere i primi, nella storia del mondo, a scrivere musica. Quindi, brava all'esordiente romana Elle: che ha certamente digerito quintali di proposte antecedenti (Alanis Morissette, Anastacia, Elisa, K.D. Lang, ma anche Carly Simon e Carole King, ben presenti nelle numerose ballad del disco), per sfornare un prodotto perfettamente inserito nell'odierno. Con il suo talento, con la sua (ma sì, diciamolo) genialità. Ascoltatevi il trascinante singolo ''Let me be your eyes'', la perfetta title track ''Nowhere but here'', la ''quasi Simon & Garfunkel'' ''Enlightens'', la dolce, rarefatta ma al tempo stesso potentissima ''A lie'' (che ricorda la migliore Annie Lennox), e capirete di cosa sto parlando. Un cd letteralmente grondante di idee, insomma: in un periodo nel quale, spiace dirlo, di idee non stiamo esattamente facendo incetta. Inoltre, scaricando queste 9 canzoni al sito www.ellemusicproject.com, il 50% dell'introito verrà devoluto per aiutare l’associazione “Keep child alive”, che combatte l’AIDS. Ragione di più per entrare nel magico mondo di Elle, esordiente solo apparente, tanta e talmente grande è la forza, la liricità e la potenza che trasuda da questo suo primo, eccitante album. Che, senza esagerare, rasenta decisamente la perfezione. (Andrea Rossi)