recensioni dischi
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ARTEMISIA  "Stati alterati di coscienza"
   (2014 )

Un disco valido e di qualità per i nostrani ArtemisiA, che giungono con questo pregevole ''Stati Alterati di Coscienza'' alla pubblicazione del loro terzo lavoro in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a distanza di tre anni dal precedente ''Gocce d'Assenzio''. L'evoluzione degli ArtemisiA è notevole e risulta palpabile nella qualità compositiva che risalta da ogni singola canzone presente nell'album, formato da un insieme di canzoni che potrebbero risultare potenziali hit, senza mai trascendere nella monotonia, oppure navigare su territori ruffiani o commerciali. ''Stati Alterati di Coscienza'' è un album di grande spessore artistico, che spazia tra il gothic ed il rock, con sfumature wave che ricordano in più di un frangente i Litfiba di ''17 Re'', ''Pirata'' e ''Deparacido'', come anche i Luciferme del celebre brano "Ad Occhi Chiusi". La brava cantante Anna Ballarin dona intensità a canzoni dai connatati poetici, è il caso ad esempio di ''Insana Apatia'', song dai ritmi lenti ed ispirati, ma è in ''La Strega di Port Alba'' che viene fuori tutta la classe della band, nonché la raffinatezza di ''Stati Alterati di Coscienza'', in un insieme di ruggiti rock e melodie avvolgenti, che decollano in ''Il Bivio'', uno dei pezzi più rappresentativi del disco, dove viene l'abilità chitarristica di Vito Flebus. Se con ''Il Pianeta X'' e ''Del Dipinto'' fuoriesce il lato più old school del gruppo, con ''Il Libro di Katurl'' viene quasi spontaneo una sorta di tributo ad un rock antico, che resta comunque attuale e che gli ArtemisiA riescono con intelligenza a rispolverare con notevole personalità. ''Mistica e Vanità'' sono altri due momenti di pura magia musicale, ''Corpi di Pietra'' è un vortice di potenza stravolgente, mentre ''Presenza'' pone la parola fine su un album che pone gli ArtemisiA nell'Olimpo del rock d'autore. Con il supporto di una produzione qualitativamente elevata ed il fiuto di una vecchia volpe del mondo musicale come Beppe Aleo, padre della Videoradio, ''Stati Alterati di Coscienza'' è destinato a lasciare un segno indelebile. (Maurizio Mazzarella)