recensioni dischi
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PORTUGNOL CONNECTION  "Dans la rue"
   (2014 )

La band dei Portugnol Connection nasce nel 2009: i cinque musicisti, seppur provenienti da background musicali diversi, scoprono ben presto una grande affinità artistica che li porta nel 2011 a registrare il loro primo EP, ''Patchanka inna Portugnol Connection styla''. Due dei cinque brani contenuti in questo primo lavoro verranno poi inclusi nell’album “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, insieme ad artisti del calibro di Fiorella Mannoia, Frankie Hi-Hrg e Niccolò Fabi. I Portugnol Connection (che hanno partecipato a numerosi festival musicali nel sud Italia, in particolare in Calabria e nel Salento sono Riccardo Bergottini“Il Presidente” (chitarra ritmica e voce), Christian Carobene “Il Turco” (batteria, percussioni e voce), Claudio d’Emilio “Il Ministro” (basso e cori), Luca Telo “Euskal” (tastiere e cori), Alberto Pispero “Bebeto” (tromba e flicorno), Marco Torresan “Sensei” (chitarra solista), Federica Carobene (voce e cori). ''Dans la rue'', composto e arrangiato dai Portugnol Connection e i cui testi sono stati scritti da Riccardo Bergottini e Christian Carobene, è stato registrato presso il RecLab Studio da Stefano Iascone mentre il mixaggio è stato affidato a Marco Bonanomi, Stefano Iascone e Portugnol Connection. La commistione di stili caratteristica della patchanka trova nelle sonorità di ''Dans la rue'' un sapiente equilibrio, dove ciascuna influenza si innesta sulle altre a creare una miscela esplosiva e coinvolgente. Alla fusione dei più diversi generi musicali corrisponde quella linguistica, percorsa in un viaggio tra Italia, Spagna, Francia e Portogallo lungo 10 brani. È un itinerario che i Portugnol Connection vogliono tradurre all’interno di ciascuno di noi, incuranti delle spese e della destinazione, abbandonando ogni pianificazione. Il viaggio come metafora di vita è rivisitato in un’attenta riflessione sulle nostre abitudini, troppo spesso limitanti, come qualsiasi meta: l’invito è semplicemente a muoversi, a spostarsi, senza dimenticare di guardare fuori dal finestrino.