recensioni dischi
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LYLA FOY  "Mirrors the sky"
   (2014 )

Lyla Foy è la più recente aggiunta al roster della Sub Pop Records. Una giovane londinese, che è riuscita ad impressionare l'etichetta di Seattle con la sua musica, dopo anni passati a creare e sviluppare melodie con altri gruppi, e dopo essersi posta all'attenzione delle radio d'oltremanica con il nome WALL tramite alcuni singoli pubblicati online. Lanciata da "No Secrets", è diventata in fretta una beniamina della radio inglese, spinta da Steve Lamacq che ha dichiarato la sua "Magazine" migliore canzone del 2012. Da lì, l'arrivo in America, sulle pagine online di Pitchfork che apprezza moltissimo la sua cover di "Something on Your Mind" di Karen Dalton. Il 2013 segna l'arrivo del suo EP d'esordio, ''Shoestring'', e la firma per Sub Pop. Proprio a queto punto WALL scompare e arriva Lyla Foy: un'evoluzione bizzarra, che ha visto integrare nel suono della cantautrice ancora di più i suoi compagni di band, rispetto alle origini. Così Oli Deakin (basso e tastiere), Andy Goodall (batteria) e Dan Bell (chitarra e tastiere) sono diventati parte integrante del sound di Lyla Foy che si è fatto ancora più complesso e corposo, compiendo un'evoluzione che ha attirato l'attenzione di tutta la critica in fervente attesa di questo esordio del 2014. Un esordio che Lyla dice di essere ispirato a tutti coloro che hanno formato la sua identità di artista, da Chuck Berry ai Teenage Fanclub, da Jenny Lewis a Sister Rosetta Tharpe, da Karen Dalton (della cui cover abbiamo già parlato) alle Supremes di "Where Did Our Love Go"... ma è inevitabile sentire gli echi delle chitarre di Robert Smith dei Cure, così come influenze contemporanee come i The XX e St. Vincent. Ma forse l'artista che più può richiamare Lyla è quella Kate Bush, che come Lyla, dietro un'attitudine magica, distaccata, quasi eterea, nasconde una ragazzaccia pronta a scatenare tutta la sua potenza. Sì, decisamente un miscuglio esplosivo, che non può che generare curiosità e interesse, per "Mirrors the Sky" il suo esordio su Sub Pop, pronta ad incoronare una nuova reginetta dell'indie contemporaneo.