recensioni dischi
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SERAZZI & LA CUCINA  "Á la carte"
   (2014 )

Pur non essendo Vasco Rossi o Ligabue, è difficile non conoscere Paolo Serazzi. Il suo talento multiforme ed eterogeneo lo ha messo sotto gli occhi dei riflettori in svariate occasioni, come musicista (ha suonato con artisti come Carmel, Africa Unite e Party Kidz), come crooner alla Paolo Conte (sua grande passione), come produttore (da segnalare ''Finally'', album d'esordio dell'ottima cantante inglese Patricia Lowe, da lui composto, arrangiato e prodotto), come stupefacente arrangiatore (ricordate la sua sorprendente versione bossanova di ''My Sharona''?), ma anche e soprattutto come compositore, avendo firmato colonne sonore teatrali e cinematografiche (tra le tante ''Ravanello pallido'' con Luciana Littizzetto) e svariate musiche per la televisione. Un talento, insomma, davvero a 360 gradi. E davanti ad un curriculum di tale portata, sorprende come questo ''Á la carte'' sia solamente il suo secondo album, addirittura il primo di canzoni inedite, dal momento che il precedente ''Skin'' (quello della suddetta versione bossanova di ''My Sharona'') rileggeva, in modo assolutamente originale ed imprevedibile, alcune pietre miliari del rock, dai Doors ai Police, da Jimi Hendrix a Elvis. Se in tutto questo multiforme percorso, pur foriero di grandi soddisfazioni personali, sia stato o meno un peccato aver messo fino ad ora da parte il ''viaggio in prima persona'', adesso finalmente espresso in questo ''Á la carte'', lo lasciamo decidere a voi: vi consigliamo di cercare in rete qualcuna di queste nuove canzoni, o ancor più facilmente andare alla pagina www.youtube.com/user/paoloserazzi, e sarà molto facile farvi un'idea, e rispondere al quesito di cui sopra. Per chi scrive, è davvero una grande rivelazione, questo disco: preciso, puntuale, senza una nota ne' un verso fuori posto. Semplicemente perfetto. Da ''Con un salto'' (ispirato dal racconto di Italo Calvino ''La distanza della luna'') alla trascinante ''Come una rumba'', dalla curiosa ''Il portiere Fosco'' ai ritmi latini dell'irresistibile ''Io e il mio amico Attilio'', passando attraverso la pacatezza e la poesia di ''Mundo mejor'' (con una sezione fiati da applausi), ogni brano di questa raccolta è un mondo a se', che vince e avvince senza alcuna fatica. Vengono spesso alla mente gli amati Conte e Capossela, ma anche Buscaglione, Fossati e Modena City Ramblers, citando allo stesso tempo i grandi chansonnier francesi, da Brel a Brassens, da Moustaki a Trenet: senza che, però, queste fonti di ispirazione divengano troppo caratterizzanti. Questo, insomma, è solo (se si può dire solo!) Paolo Serazzi. Una grande sorpresa, per chi lo conosceva poco. Una splendida conferma, per chi già lo apprezzava. (Andrea Rossi)