recensioni dischi
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ZUCCHERO FORNACIARI  "Un po' di zucchero"
   (1983 )

Premessa: chi scrive non pensa assolutamente che quest'album (il primo di Zucchero Fornaciari) sia un capolavoro. Chiariamolo subito. Però da qui a definirlo come il "disco insulso di Zucchero", come "l'album così brutto da non sembrare nemmeno Zucchero", sinceramente ne passa. Esiste, ringraziando Dio, la sana e santa via di mezzo. Quindi, nell'ideale compilation del Fornaciari, da realizzare per l'amica, difficilmente entrerà uno di questi 10 brani. Ma non stiamo parlando di pattume, non stiamo parlando di nettezza maleodorante, come pare sia opinione comune anche tra gli stessi fans dell'Adelmo (e forse è così anche per lui, dal momento che l'album è misteriosamente scomparso dalla discografia sul sito ufficiale www.zucchero.it, provare per credere). Partiamo da un presupposto: si trattava di uno Zucchero diverso, su questo non ci piove. Per sbarcare il lunario il nostro scriveva insulsaggini come 'Te ne vai' per Michele Pecora (che 30 anni dopo l'avrebbe denunciato per plagio, perdendo, per le effettive somiglianze tra la sua 'Era lei' e 'Blu' di Zucchero), oppure componeva 'Tutto di te' per Fred Bongusto, 'Lisa' per Stefano Sani (che probabilmente ora avrà un pane-pasta a Potenza o giù di lì), oppure 'Stiamo insieme' per Richard Sanderson, quello di 'Reality', del Tempo delle mele. Tra l'altro proprio quest'ultimo brano chiude l'album in oggetto, ed era sinceramente meglio che il ragazzo nemmeno ci avesse provato, a reinterpetare la propria canzone, perchè proprio non ce n'era. Però... però (pur trattandosi di serie B, o forse C), già 'Stiamo insieme' cantata da lui andava un pochino meglio della stentata versione originale di Sanderson. E, diciamolo una volta per tutte, 'Tempo ne avrai' non era niente male. 'Come l'aria', poi (con un altro arrangiamento, è ovvio), poteva tranquillamente entrare nel successivo 'Zucchero & Randy Jackson Band', e nessuno si sarebbe stracciato le vesti. Ed anche la povera 'Canto te', che nemmeno entro nell'album, rimanendo relegata sulla B side di 'Nuvola' (e che, ricordiamolo, gli aveva fatto vincere Castrocaro 1981 ex aequo con Fiordaliso), ora potrebbe figurare, credetemi sulla parola, nel nuovo album del nostro (ancora, ovvio, riarrangiata). E quindi torniamo al discorso iniziale: quest'album non è per niente un capolavoro, ma c'è già Zucchero. Tutto, niente escluso. C'è già 'Come il sole all'improvviso', c'è già 'Senza una donna', c'è già 'Un piccolo aiuto'. Abbozzate, forse, ma ci sono già. Era già Zucchero, insomma, non un suo fratello scemo. (Andrea Rossi)