recensioni dischi
   torna all'elenco


THE WHITE MEGA GIANT  "Twmg"
   (2014 )

The White Mega Giant è un giovane trio elettropostrock attivo dal 2010. Subito dopo le prime esibizioni, la band attira le attenzioni dell'etichetta veneziana Shyrec. Nel 2011 The White Mega Giant vince l'Italia Wave Festival e nel luglio dello stesso anno suona a Lecce nel main stage in rappresentanza del Veneto. Nel frattempo il gruppo inizia a registrare quello che sarà ''Antimacchina'', l'album d'esordio. Il disco, pubblicato nel Dicembre 2011, è il riuscito tentativo di fissare in una registrazione la potenza e i colori della band sul palco, dove le emozioni diventano musica senza l'utilizzo di parole: un potente ed evocativo sound, gioca con luci e ombre, loop senza fine che scavano in cerca di emozioni, affogando l'ascoltatore in un oceano di delay. Dopo aver speso due anni su numerosi palchi di tutta Italia, a inizio 2014 The White Mega Giant si chiude in studio per registrare il suo secondo lavoro. Ed ecco ''TWMG'', disponibile da lunedì 22 Settembre in vinile + postcard con dwld code e in formato digitale nel vostro store preferito, otto nuove tracce per 45 minuti di musica contraddistinta da una forte virata elettronica e marcate venature dark rispetto ai toni rock dell'esordio. Ecco come si presenta il nuovo lavoro dei White Mega Giant. Rispetto all'album precedente, che muoveva nel rapporto microcosmo/macrocosmo, nell'esplorazione dello spazio interiore attraverso coordinate astronomiche, questo album trova una lettura più sintetica, ma non per questo asettica. ''TWMG'' è disco dal tono cupo, che però dipana tutte le variazioni cromatiche del grigio, fino a un nero robotico. Il passo successivo all'''Antimacchina'' è la meta-macchina: il linguaggio e i timbri conseguentemente diventano più violenti, accesi, individualisti. Sempre meno spazio per il nichilismo esistenzialista che permeava il loro primo lavoro. Per gli ascoltatori più attenti ''TWMG'' può essere la colonna sonora di un film nero, dove spicca da subito la composizione, scritta con padronanza e consapevolezza da parte di una band matura, cosciente di essere ormai fuori dalle mappe, su una strada difficile e artisticamente non omologabile, con un sottofondo di nuove rarefatte stimolanti sonorità.