recensioni dischi
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THE GHOST WOLVES  "Man, woman, beast"
   (2014 )

Per i fans dei Cramps e dei White Stripes, arrivano da Austin (Texas) i Ghost Wolves! Carley e Jonathan Wolves, alias The Ghost Wolves, traggono questo nome dal suono feroce e primordiale della loro musica, ma anche dall’infanzia di Carley, trascorsa in un ranch insieme a un branco di lupi ibridi. Marito e moglie, si ispirano al delta blues, al garage rock, all'American roots music, il tutto macinato dentro un genere che loro chiamano “stomp and roll”. Dopo un paio di EP, è arrivato questo album di debutto ‘Man, Woman, Beast’, per la Plowboy Records di Nashville, che ha tra i “boss” anche il leggendario Cheetah Chrome. Un titolo autobiografico, avrete certamente capito. Rock’n’roll, garage, roots, dope punk, pellerossa, cowboy, lupi… I Ghost Wolves sono noti per la loro contagiosa chimica sul palco, e l’energia grezza sciorinata attraverso riffs assatanati e produzioni di rumori assoluti, e per una vita folle attraverso gli Stati Uniti (più di 500 spettacoli ad oggi). L’album è stato registrato a Austin, Arlyn Studios (dove Ray Charles, Willie Nelson, Stevie Ray Vaughan e altri hanno registrato), ed è stato masterizzato da Howie Weinberg (Nirvana, Ramones, Clash). Il loro strepitoso live set, selvaggio e ultra voodoo, li ha fatti conoscere anche oltre i confini degli Stati Uniti, ottenendo l’attenzione internazionale. Nell'ultimo numero di Rolling Stone Italia, in un articolo dedicato al loro album si legge: “Giocano pestando blues-garage-punk, posseduto da chissà quale tipo di demone". ...E credeteci: è la pura, dannatissima e fottuta verità!!!