recensioni dischi
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STRAND OF OAKS  "Heal"
   (2014 )

Il titolo di questo disco di Strand of Oaks è ''Heal'' (cura), ma, al contrario di quello che ci si potrebbe aspettare, l’album non parla affatto di una delicata guarigione, ma di una terapia d’urto. Per scrivere questo ep Tim Showalter ha dovuto guardare dentro sé stesso, dentro le sue paure, affrontando un periodo tutt’altro che semplice. È da questa grande sofferenza però che è riuscito a tirar fuori il disco: ''Heal'' incarna il suo stato di catarsi e rinascita, di disperazione e euforia, di confusione e chiarezza. Showalter era in tour quando, tornando a casa a Malmo, in Svezia, viene sconvolto e spronato a scrivere ''Heal'': Showalter scrive 30 canzoni in tre settimane, un processo che si rivela difficile ma, allo stesso tempo, liberatorio. ''Heal'' è un nuovo inizio per Strand of Oaks, è audace: ha un sound che nasce dall’amore di Showalter per la musica rock e pop degli anni '70, '80 e '90. Fondamentale per la riuscita di ''Heal'' è la presenza di John Congleton, icona alt-rock e membro dei Papaer Chase, che Showalter sceglie per mixare il disco. Per le registrazioni dell’ep Showalter chiama a sé anche Ben Vehorn, esperto di synth e straordinario tecnico del suono, e il batterista Steve Clements. ''Heal'' doveva andare al mixaggio il 26 dicembre 2013, ma qualcosa va storto. Guidando in autostrada il giorno di Natale, Showalter e sua moglie vengono coinvolti in un incidente stradale con un furgone uscendone malconci. A Showalter infatti viene riscontrato un trauma cranico. Temendo però ritardi sul disco non informa Congelton dell’accaduto, procedendo con la sessione di mixaggio. L’esperienza della morte e la paura provata fanno prendere una diversa direzione all’album. Nella sua realizzazione, Showalter decide di spingersi verso un suono più catartico, in grado di far provare all’ascoltatore le sue stesse sensazioni di paura e urgenza. ''Heal'' non è soltanto l’album salvifico di Showalter, lo è per chiunque ne abbia bisogno, per chiunque creda nella grande capacità curativa della musica.