recensioni dischi
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MANDRAKE  "Dancing with viga"
   (2015 )

"Dancing With Viga", il nuovo splendido album di Mandrake, uscirà il 19 Gennaio su Riff Records con distribuzione Audioglobe e The Orchard. Sono passati due anni dalla pubblicazione di “Zarastro” e, a differenza di quanto accaduto con l'album precedente, il nuovo disco è il risultato di un lavoro corale che ha coinvolto un gran numero di musicisti.Tra questi ci piace ricordare Lisa Papineau, artista losangelina che vanta collaborazioni con gli AIR (nel disco “Talkie Walkie”) e con gli M83, e il Sinfonico Honolulu, vincitori del premio Tenco 2013 per l’album “Maledetto Colui Che E' Solo” realizzato con Mauro Ermanno Giovanardi. Sicuramente l’ascolto di un disco come “Illinoise” di Sufjan Stevens ha influenzato il modo di scrivere di Giorgio (ascoltare per credere il singolo ''Ghost in me''). L’attenzione ai suoni, la ricerca di strumenti di provenienza classica, la cura degli arrangiamenti, presenti nel disco dell’artista di Detroit ispirano lo stile di Mandrake e lo stile di scrittura di Giorgio Mannucci, che il più delle volte si cimenta anche negli arrangiamenti di altri strumenti (come il violino e il contrabbasso per alcune canzoni, il fagotto per “Intermezzo”). Asita e Stella, due grandi musiciste di estrazione classica, in alcuni arrangiamenti, così come nel primo disco, si ispirano a certe soluzioni mozartiane (come in ''Tales of a wizard''); talvolta adottano anche soluzioni popolari. Tommi e Gabri, con il loro amore per la scena punk londinese, entrano nel sound di Mandrake in punta di piedi, ma dando un notevole contributo con un tocco più sporco e acido, che ben si mescola con la compostezza accademica. “Dancing With Viga” è un disco di gran classe, un piccolo miracolo di equilibrio tra soluzioni sofisticate e urgenza espressiva. Un lavoro che guarda all'estero senza rinnegare gli insegnamenti della musica popolare italiana.