recensioni dischi
   torna all'elenco


SADSIDE PROJECT  "Voyages extraordinaires"
   (2015 )

Continua il viaggio dei Sadside Project, questa volta è straordinario. Il duo, in continua crescita ed evoluzione, abbandona ormai quasi del tutto le sonorità più garage rock che ne avevano fatto le fortune degli esordi: dalla vittoria dello storico Rock Contest (2009), fino ai tour italiani di spalla a Joe Lally dei Fugazi, dai featuring di Roberta Sammarelli dei Verdena o di Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, fino alle prestigiose aperture a gruppi come Fanfarlo, Local Natives e The Jon Spencer Blues Explosion. Avventure che hanno portato i Sadside Project ad essere una delle certezze più brillanti del rock indipendente italiano: 3 dischi e 2 EP all'attivo, uno storico di 5 anni e tantissimi concerti ovunque. I live sono il vero e proprio habitat naturale della band, ed è proprio pensando ad uno nuovo show che faccia cantare e ballare ancora di più, che i Sadside Project, ormai un vero e proprio collettivo, concepiscono ''Voyages Extraordinaires'', in uscita il 20 marzo 2015 per Bomba Dischi. La band, entrata in studio con più di 25 musicisti, lascia spazio alla forma canzone più folk con la forte presenza di acustiche, violini, cornamuse, fiati e cori da balera, che si fanno largo tra le chitarre distorte e le batterie creando un viaggio corale e senza freni, liberando la creatività e la sola voglia di cambiare, sperimentare nuove vie e raccontare nuove storie. Quest'ultimo album è la sintesi dell'esperienze musicali e non, che nel corso dell'anno hanno accompagnato la band, non segue precisamente una coerenza di genere, proprio perchè anche durante la scrittura ci si è sempre lasciati trascinare delle idee senza contenerle, senza farsi il problema di mantenere per forza un preciso genere di riferimento. Il violino è diventata parte fondamentale e integrante dei Sadside Project, e di conseguenza le sonorità folk hanno preso sempre più spazio, anche le chitarre si sono desaturate e il legno delle acustiche si è fatto largo tra fuzz e distorsioni. E' un disco che per certi versi suona a 160 bpm, con la cassa dritta che accompagna gighe di stampo irlandese, ma che può anche rallentare fino a ricordare le classiche ballate anni 60. Tutti i brani sono colmi di cori, in studio sono stati utilizzati più di una ventina di elementi per aiutare la band e per far risaltare l'idea di collettività corale. Con ''Voyages Extraordinaires'' (celebre raccolta di racconti di Jules Verne) si prosegue con il tema del viaggio iniziato con ''Winter Whales War'', un viaggio musicale che non è altro che un invito a eliminare la “barriera” del palco durante i live e fare festa tutti insieme. Il disco è stato registrato allo Studio Nero di Roma e masterizzato in analogico al Saff Studio di Chicago.