recensioni dischi
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BASEMENTS  "Brucio spento"
   (2015 )

I BaseMents (Andrea Zanni chitarra e voce principale, Manolo Liuzzi chitarra e cori, Marco Villa basso e Alberto Piccioni batteria e cori) nascono a Misano Adriatico, in provincia di Rimini, nel Gennaio 2013, con l'intento di produrre musica originale. Dopo essersi fatti notare con “Mirror”, l’EP d’esordio discografico uscito nell’Aprile 2014, grazie al quale hanno ottenuto ottimi riscontri, la band romagnola realizza un nuovo disco, passando dal cantato in inglese alla lingua madre. Disponibile dal 06 Marzo “Brucio Spento”, il nuovo EP dei BaseMents distribuito e promosso da ALKA record label, quattro brani tra cui il singolo “La Fine Di Niente” in rotazione radio e TV. Il nuovo lavoro è stato realizzato presso il Freedom Studio recording di Jolanda di Savoia (FE), sotto la produzione artistica di Michele Guberti (Dance With The Bear) e Massimiliano Lambertini (già al lavoro con Koiné, Following Friday, Triobrio Deluxe, The Bankrobber) “Brucio Spento” è un viaggio introspettivo dell’animo di ognuno di noi, un disco che ha voluto cogliere le emozioni più radicate del cuore e strapparle fuori con la forza del rock, un mettersi nudi di fronte al proprio io e scoprirne le fragilità più inappropriate, vedendole alternarsi e fondersi al tempo stesso alla carica esplosiva e alla voglia di vivere. A tratti, prevale la forza d’animo, l’amore per le cose belle e la voglia di oltrepassare i propri limiti, scambiandosi inconfutabilmente col perdersi nelle futilità, nella noia dei giorni moderni, nella paura di sé stessi e della solitudine. L’immagine del fuoco che arde, e al tempo stesso tende a trasformarsi in cenere, esalta questo altalenarsi di stati d’animo, che vogliono presentarsi attraverso 4 canzoni, mettendo a nudo le paure e le passioni dei BaseMents. Resta da assicurare un messaggio positivo in conclusione all’EP; infatti nell’ultimo brano, “La fine di niente”, il protagonista si immedesima nella storia di un piccolo mago che in qualche modo, sfruttando le sue potenzialità, tende a sentirsi padrone di ogni situazione, adagiandosi sui piccoli/grandi successi e perdendo via via il valore delle “res…”; in realtà, si accorge ben presto che quello che ha ottenuto è effimero, e dietro ogni piccola porta che si chiude nella sua vita, c’è sempre una salita pronta ad essere scalata, e solo lottando ogni giorno senza sentirsi mai arrivati, è possibile godere della vera felicità, priva di frustrazioni.