recensioni dischi
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CHAOS  "Tecnica mista"
   (2015 )

A sette anni di distanza dalla loro ultima uscita discografica, viene dato alle stampe “Tecnica mista”, il quarto disco dei trevigiani Chaos. Il disco cattura, in un'istantanea senza ritocchi di postproduzione, il risultato di un'esibizione dal vivo effettuata il 29 ottobre 2011 all'inaugurazione ufficiale Fondazione Gianni Ambrogio – voluta dallo stesso pittore, oggi 85enne, grazie alla donazione di un centinaio di proprie opere al Comune di Mareno di Piave – nella quale il collettivo Chaos ha commentato le immagini delle opere del Maestro montate in video per l'occasione da Marco A. Romano. Il risultato è la suite di 45 minuti “Tecnica mista” (divisa per comodità di ascolto in 11 movimenti), una sequenza di atmosfere che vanno dall'elettronica alla musica etnica, dal lirismo jazz alla musica concreta, dal jungle post-davisiano all'ambient. Per gli amanti delle affinità musicali, siamo di fronte a sonorità vicine al Quarto Mondo di Jon Hassell, al jazz etnico degli Aktuala, a certi Embryo, alla ritualità della Third Ear Band, con echi di jazz scandinavo e una versatile elasticità di passaggio da atmosfere acustiche ad altre elettroniche senza mai interrompere il flusso creativo. Ecco la ricca formazione: Andrea Battaglion: chitarra elettrica, e-bow, effetti; Gabriele Bruzzolo: percussioni acustiche e campionate, giradischi, laptop, elettronica, loops, fisarmonica giocattolo, oggetti, effetti; Paolo Lazazzara: percussioni, duduk, duduk basso, flauto navajo, selije flute, whistles, hulu-si, voce; Andrea Oddone Martin: sax soprano, EWI; Michele Palmieri: chitarra elettrica, basso elettrico a 5 corde; Joachim Thomas: tastiere, i-Phone, laptop, effetti; Stefano Bruzzolo: live mixing, effetti.