recensioni dischi
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GINO D'ELISO  "Cattivi pensieri"
   (1983 )

Ritorna dopo qualche tempo un cantautore che al suo apparire fece ben sperare ma che poi si perse sulla strada affollata e nebbiosa delle eterne promesse mai sbocciate. Più che una strada un vialone, tipo Prospettiva Nievskj di San Pietroburgo! Gino D'Eliso è triestino e la sua anima mitteleuropea la si evince dal tipo di musica a metà fra Faust'O e Garbo. Sono passati sette anni dall'esordio su album: il primo disco uscì su etichetta Numero Uno (quella di Battisti) e si chiamava IL MARE. L'anno dopo fu la volta di TI RICORDI VIENNA, questa volta su etichetta RCA. La copertina di quel 45 giri ci presenta un Gino D'Eliso retrò, stile anni '30. Poi venne SANTI ED EROI che fu trattato male dalla critica. Smise per un po' e si mise a produrre gruppi rock come i Revolver e i Luck Orient, classici gruppi inizi anni '80 molto confusionieri. Nel 1983 esce il suo nuovo album, CATTIVI PENSIERI, grazie all'aiuto di Nanni Ricordi che riuscì a risolvere i suoi problemi editoriali precedenti con la Phonogram e ad entusiasmare Crepax e Sugar della CGD: è un buon successo, che purtroppo per D'Eliso non si ripeterà. L'album è un itinerario musicale in tappe con sonorità differenti a seconda della città che si decide di toccare: un corso d'inglese a Londra in MITTELAUTUNNO, che di per sé è un affresco di città di mare come potrebbe essere Trieste. In CATTIVI PENSIERI si parla di una Milano estiva con tanto di anguria nelle mani e via di questo passo, toccando città come Siviglia e New York. Una bella proposta che non viene recepita come avrebbe meritato. (Christian Calabrese)