recensioni dischi
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DOPPIA ERRE & TAIKEN  "Lyrical psycho II"
   (2015 )

La nuova produzione di Doppia Erre e Taiken è composta da due CD per un totale di trentatré canzoni. Pur rimanendo nel genere di riferimento, l’hip-hop, in “Lyrical Psycho 2” convive con una marcatissima componente elettronica che, se nel primo dei due dischi si avverte con tendenze trip hop e ambient, nel secondo assume un ruolo tutt’altro che marginale, arrivando ad inglobare elementi dubstep e grime. Il rap di Doppia Erre e Taiken, fortunatamente, non ha nulla a che fare con quello che in Italia spopola in questi anni: è rap più americano, più vero. Più rap, appunto. Il fine non è vendere, è comunicare qualcosa. In particolare, nel primo disco, è interessante il procedimento col quale si effettua uno spietato ma sincero parallelismo fra la nostra società e quella del manga giapponese di Ken Shiro, per evidenziare tutte le contraddizioni di cui ci nutriamo ogni giorno. Nonostante ciò, nel diciannovesimo e ultimo pezzo del primo disco (dal titolo eloquente), quello che viene lanciato è un messaggio di speranza. Effettuato in collaborazione con Stella Baraldo, “La Speranza” è uno dei momenti migliori della prima parte di “Lyrical Psycho”. Fra i diciannove pezzi, comunque, è difficile scegliere quelli in grado di spiccare sugli altri, in virtù di un livello che rimane costantemente buono in tutto “Lyrical Psycho”. Nella seconda parte, invece, Taiken dimostra una certa propensione alla sperimentazione, contribuendo ad arricchire l’offerta e a migliorare ulteriormente un’esperienza già positiva. “Lyrical Psycho 2” è il risultato di un numero importante di collaborazioni con rapper internazionali e musicisti, e del talento di due artisti di valore. Il problema è che, purtroppo, ad avere visibilità sono, solitamente, pseudo-rapper figli di talent e case discografiche. (Piergiuseppe Lippolis)