recensioni dischi
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MAD DOGS  "Niente è come sembra"
   (2015 )

Si chiama “Niente è come sembra” il primo disco dei Mad Dogs. La band marchigiana, per alcuni, può non aver bisogno di presentazioni: attiva da oltre un lustro, ha alle spalle anni di intensa attività live, nonostante il debutto ufficiale sia avvenuto solamente ad inizio 2015. I Mad Dogs non sono una di quelle band inclini alla sperimentazione: effettivamente, fanno solamente una cosa, ma benissimo. “Niente è come sembra” è composto da nove tracce di rock purissimo, che sa diventare più aggressivo e toccare i confini dell’hard così come accogliere venature garage senza andare a minare l’equilibrio che regge il disco dall’inizio alla fine. Non c’è spazio per altri elementi, ma il disco non corre il rischio di essere ripetitivo, perché i Mad Dogs sono riusciti a dare a ciascuna traccia una forte identità: se i primi tre episodi viaggiano su ritmi elevati, quasi da “headbanging”, “Vorrei uscire un po’ di qua” rallenta leggermente, prima di una nuova accelerazione con “Memento”. La seconda metà del disco raggiunge un livello ancora più alto, tra l’ottima batteria di “La Condizione Di Te”, la rabbia (e forse un piccolo omaggio ai Marlene Kuntz) di “Uccido Paranoia”, lo spezzone psichedelico di “Senza Tempo” e l’elegante assolo di “Avanti A Me”, ultima traccia del disco di una band che, finalmente, tra un live e l’altro, è riuscita a incidere quaranta minuti di autentico e adrenalinico rock made in Italy. Alla luce di una proposta di indubbio spessore, i Mad Dogs si candidano a vivere il ricambio generazionale del rock italiano da protagonisti. (Piergiuseppe Lippolis)