recensioni dischi
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MOLLIER  "Meccaniche razionali"
   (2015 )

Luca Mazzamurro (voce e chitarra), Andrea Zannoni (piano e tastiere), Tommaso Preda (basso) e Riccardo Capelli (batteria) sono i Mollier e insieme, con l’album "Meccaniche Razionali", accontenteranno il gusto di chiunque abbia voglia di mettere da parte il trambusto, il chiasso della vita quotidiana, in favore di atmosfere più intimiste. Atmosfere descrittive di quelle meccaniche razionali che, ostacolandoci, entrano in gioco tutte le volte che si tenta di proteggersi da sé stessi, dal proprio istinto, dalla propria instabile emotività, da qualcosa che è tutto fuorché razionale. Questo pare essere il vero e proprio concept dell’album. Sì, perché "Meccaniche Razionali" è un conceptual album (di quelli che non si vedono spesso), connesso, nelle sue fluttuanti dinamiche, da un unico filo conduttore. Nel brano ''Il giardino delle antiche danze'' si fa esplicito riferimento a quella “sinergia tra scienza e spiritualità” che bussa violentemente e incessantemente alla porta durante l’ascolto di tutto l’album. Altro elemento preponderante per la sua maestria d’esecuzione è la parte strumentale, abitata da eccellenti armonizzazioni, suonata con una minuziosità scientifica, forse maniacale, ma che concede all’ascoltatore la preziosa possibilità di perdersi nella musica, di lasciarsi andare ad essa. Il brano "Se Ci Fosse un Uomo", cover del sempiterno Gaber, ci illumina, aprendo una finestra sul mondo ancestrale musicale del gruppo, fornendoci al contempo una chiave di lettura utile a capire il senso della loro musica; potrebbe essere inteso come una sorta di anello di congiunzione tra un passato da amateur della buona musica, nonché della tradizione cantautorale impegnata, e un annunciato brillante futuro da musicisti professionisti, poeti moderni, sopraffini psicanalisti di animi in lotta tra istinto e ragione. (Abernathy)