recensioni dischi
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SEBASTIANO DE GENNARO  "All my robots"
   (2015 )

Esce, per la neonata etichetta MeMe, il primo disco di Sebastiano De Gennaro, interamente composto da brani originali. Sebastiano è multi-percussionista, rumorista, batterista atipico, compositore autodidatta. Inizia la sua carriera come batterista suonando disparati generi musicali, dal progressive all’hardcore punk. Nel 2000 è ammesso al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove si diplomerà in Percussioni con Maurizio Ben Omar. A testimonianza della sua unica ecletticità le collaborazioni sono innumerevoli: Baustelle, Le Luci Della Centrale Elettrica, Pacifico, Der Maurer, Edda, Calibro 35, Nada, Ghemon, Dente, Pierpaolo Capovilla, Marco Parente, Remo Anzovino, Alessandro Fiori, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Naqqara Ensemble e ADM Ensemble; è anche membro fondatore con Enrico Gabrielli dell’ensemble Esecutori di Metallo su Carta. Il titolo del disco è un omaggio alla raccolta di racconti fantascientifici dello scrittore Isaac Asimov. Dodici composizioni per pianoforte, percussioni intonate ed elettronica, costituiscono il materiale fantastico, umano e robotico di questo lavoro. Contemporanea, MathMetal, Elettronica, Cartoon sound sono le quattro coordinate verso cui l’album orienta l’ascoltatore. Nel disco compaiono anche un brano dedicato al compositore francese Olivier Messiaen, una serie di 5 ‘Musiche Ricercate’ in stile math metal, che nominano nel titolo e nella forma breve la omonima, celebre, raccolta di György Ligeti, ed un preludio di Johann Sebastian Bach con cui si chiude l'album.