recensioni dischi
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JOVINE  "Parla più forte"
   (2015 )

Il 2015 segna il ritorno di uno dei principali protagonisti della scena partenopea contemporanea: Valerio Jovine. Sei album all’attivo e la partecipazione al reality “The Voice” come trampolino di lancio ufficiale, per un artista capace di muoversi fra diversi generi e di sintetizzarli in maniera sempre efficace. “Parla più forte” è un punto di non ritorno per la sua carriera, è il disco che può segnarne la definitiva consacrazione. Introdotto da una romantica canzone dal levare reggae (“Bisogno d’amore”), il nuovo lavoro è lanciato dal singolo “Vivo in un reality show”, riassunto della sua recente esperienza televisiva, scritto con un’ironia intelligente ma leggera, molto napoletana. Il disco è orecchiabile, ma non troppo commerciale: le soluzioni di Jovine sono originali e molto ricche. Il reggae e il dub dell’artista sono molto dinamici e conducono, sporadicamente, verso territori funky, ma inglobano passaggi dal levare ska e piccolissime parentesi elettroniche: il tutto accompagna un cantato quasi sempre rappato che ben s’adatta alla musica. Questa incessante ricerca di spunti diversi di brano in brano ruota, comunque, intorno ad alcuni capisaldi e, anche per questo, Jovine dimostra (anzi, conferma) d’esser un artista ormai molto maturo. Le numerose collaborazioni danno ulteriore valore al disco (particolarmente positive quelle con Carolina Russi e Benedetta Valenzano rispettivamente in “Penso” e “Un motivo non c’è”), che alterna italiano e dialetto (usato, ad esempio, in uno dei pezzi più interessanti fra i tredici: “A musica do’ sud”), serietà e leggerezza (“Non ti dimenticare mai” e “Superficiale”) e che scorre davvero molto fluido. In un momento molto importante della sua carriera, Jovine dà vita ad un buonissimo lavoro, positivo sotto tutti i punti di vista. (Piergiuseppe Lippolis)