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STEFANO D'ORAZIO  "Ci vediamo all'inferno"
   (2015 )

Stefano D’Orazio, autore, frontman e voce dei Vernice, pubblica il nuovo album da solista ”Ci vediamo all’inferno”, già anticipato da due singoli: “Che cos’è”, che ne ha segnato lo scorso dicembre il grande ritorno nelle radio, e “La Vita è”, uscito il mese scorso. Un album celebrativo che ripercorre in 10 tracce 25 anni di carriera, prodotto dallo stesso Stefano D’Orazio che è anche autore di testo e musica di tutti i brani, ad eccezione della parte musicale di “E’ per te”, scritta con Massimo Berni, e di “Corretto al Blues”, composta a quattro mani con Marco Di Lorenzo. Tutti i brani sono editi dall’Etichetta discografica RGB in collaborazione con Italo Fontana della U-BOAT. I brani ''Il Pipistrello'', ''Ci Vediamo all’inferno'', ''Non posso stare senza te'', ''Provaci'' e ''Corretto al blues'' sono editi insieme alla Limited Music Trade. L’album “Ci vediamo all’inferno” è distribuito da Artist First. Il progetto “Ci vediamo all’inferno” è arricchito da una serie di tavole illustrate realizzate dal fumettista Roby Rais, amico e fan di lunga data di Stefano D’Orazio, che ha disegnato anche la copertina dell’album. 10 canzoni, titoli e parole forti, argomenti a volte inquietanti, ardite incursioni musicali fino a sfiorare il rock più duro. Questo è “Ci vediamo all’inferno”, in cui il filo conduttore che lega tutti i brani è un invito a vivere la vita comunque e fino in fondo. E’ il tema di “Che cos’è” (primo singolo dell’album), dove anche la giornata più nera può avere dei risvolti positivi e, mal che vada, domani è un altro giorno, è la voglia di ritrovare e rivivere qualcosa che non c’è più in “Io sto aspettando”, è la meraviglia del vivere che ti rende sopportabile anche le brutte persone spacciate per buone in “La vita è”, singolo attualmente in promozione. In “Ci vediamo all’inferno”, che dà il titolo all’album, Stefano è duro con gli altri, ma anche e soprattutto con sé stesso. L’urlo che ne nasce è: “vivere, godere e provare”. Nell’immaginario comune il diavolo è raffigurato con corna, coda e forcone, ma per Stefano il diavolo vive in mezzo a noi sottoforma di egoismo, avidità, arrivismo, rancore e soprattutto di business che porta il denaro al centro di tutto. E Stefano per questo si chiede: “Chi è oltre a Madre Teresa di Calcutta, e pochi altri, che merita un posto in Paradiso?”. La prima canzone dell’album “Il Pipistrello” è una vera e propria metafora di un periodo lunghissimo della vita di Stefano che si sentiva simile a quell’animale notturno, non bello da vedere, ma misterioso ed interessante da scoprire; in “Provaci”, troviamo una vera e propria esortazione indirizzata a chi ha talento, a perseguire i propri sogni e a raggiungere il proprio obiettivo; nella ballata “Non posso stare senza te” Stefano chiede di essere perdonato per i mille errori che può aver commesso, nel timore di perdere la cosa più grande ed importante della sua vita; la seconda ballata “E’ per te” è una classica canzone d’amore dedicata alla persona che si ama. Il sogno di Stefano, sin da giovanissimo, di mettere un testo in italiano su un blues stile Clapton si concretizza grazie all’incontro con il suo nuovo chitarrista Marco Di Lorenzo, dal quale nasce il brano “Corretto al blues”; Infine “Derby” vuole essere un attualissimo inno allo sport, contro la violenza, dentro e fuori gli stadi.