recensioni dischi
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ENRICO FARNEDI  "Auguri Alberta"
   (2015 )

La lista degli artisti con cui Enrico Farnedi ha suonato, sia da musicista ospite che da turnista, è impressionante: a parte i Sacri Cuori, con cui condivide molto di più di qualche ora passata insieme in studio o su un palco, l’elenco include Lo Stato Sociale, Saluti da Saturno ma anche nomi come Cesare Cremonini, Françoise Hardy e, bizzarro ma vero, Cochi e Renato. Il cantautore e polistrumentista di Cesena arriva dunque al secondo album solista da musicista vero, uno di quelli che con la musica ci vive. “Auguri Alberta” è prodotto artisticamente da Francesco Giampaoli dei Sacri Cuori, romagnolo come Farnedi, ed è un album di canzoni a tratti folk (su tutte “Melo” e “Vendemmia”) e a tratti pop (“Fammi vedere”) con un’attitudine rock che si fa viva qua e là (vedi “Nuovo nero”). Un disco a tinte varie, insomma, in cui si passa senza preamboli dall’ironia al romanticismo, dalla vita a stretto contatto con la natura a quella urbana più frenetica e nevrotica. Magari questi sbalzi possono spiazzare, però la sensazione è che riflettano sia l’esperienza sia la personalità dell’autore, che di certo per la musica sarà portato a viaggiare molto e dunque sia a vivere da un giorno all’altro quotidianità agli opposti sia a dover condividere giornate con artisti di vario stampo. Questo non ce lo ha raccontato lui ma si può immaginare leggendo le informazioni che lo riguardano. Rimane il fatto che, magari, un disco più uniforme aiuterebbe il pubblico ad avvicinarsi di più a Farnedi, senza nulla togliere alla qualità di ogni singola canzone. Ah, per chi si chiede il significato del titolo, in questo caso c’è una spiegazione ufficiale: Alberta è una signora di un piccolo paese romagnolo, Modigliana, che non ha mai smesso di credere nei propri sogni e così, da operaia, è prima diventata impiegata, poi ha realizzato la sua ambizione di diventare libraia e negli ultimi anni pare si sia dedicata a tempo pieno alla scrittura (se per hobby o da professionista, non si sa). (Luca Bussoletti)