recensioni dischi
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TABACCO BRUCIATO  "Buena vida"
   (2015 )

Tabacco Bruciato, al secolo Giorgio Angelo Cazzola, è tornato con un nuovo lavoro discografico dal titolo molto denso di significati (“Buena Vida”), ed arricchito dalla collaborazione di altri cinque artisti, che hanno contribuito a dare ulteriori pennellate di colore ad un disco già di per sé variopinto, in virtù di una commistione di generi e lingue, di atmosfere e “mood” diversi che, però, contemporaneamente portano in dote una certa cura in termini di songwriting. Otto le tracce che compongono “Buena Vida”, conformemente a quanto dicono gli standard del momento. Molto positivo è l’incipit: ad ascolto completato, non si farà troppa fatica a definire “Ag-Gregari” una delle migliori tracce fra le otto, col suo country rock danzereccio che cattura l’attenzione e coinvolge già dopo pochi secondi. Con “Tichi-tichi-tichi-ti” (secondo pezzo) si ha subito la dimostrazione del fatto che nel disco in questione coesistano diverse anime. Questa volta sono strutture folkeggianti a farla da padrone, prima di una fase in cui vengono esplorati territori jazz e blues in maniera piuttosto timida. Ottima è anche “Buena Vida”: la titletrack è impostata su basi pop rock piuttosto melodico. Precisa la produzione, buona l’interpretazione in italiano, francese e dialetto napoletano di Giorgio Angelo Cazzola. Globalmente, però, la debolezza di “Buena Vida” può stare proprio nel fatto che la convivenza di così tanti generi non è sempre serena: in un certo senso, è un disco che manca un po’ d’equilibrio. Più tracce avrebbero probabilmente permesso virate meno brusche e più facili da metabolizzare; per quanto, comunque, questo rimanga un disco sicuramente valido. (Piergiuseppe Lippolis)