recensioni dischi
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FABRIZIO ARIATTA  "Tra cielo e terra"
   (2015 )

Nonostante la giovane età, Fabrizio Ariatta può sicuramente contare su un bagaglio di esperienze molto ricco, a partire dai numerosi concorsi ai quali ha partecipato, per arrivare alle esperienze come attore, passando per le collaborazioni con altre band e l’attività teatrale. Il primo singolo del suo primo vero lavoro discografico è stato pubblicato un anno fa, ed ha alimentato l’interesse di molti col suo ritmo fra swing e jazz, con la sua interpretazione cantautorale e l’inserimento di brevissimi lampi elettronici. In realtà, se in “Niente” l’elettronica occupa un ruolo marginale, in molti brani, invece, assume uno spazio ben più rilevante. “Sarò Vivo”, primo pezzo di “Fra Cielo e Terra”, ad esempio, è tutto impostato su basi elettroniche: in questo caso, però, l’eccesso in tal senso preclude la buona riuscita del brano. Va molto meglio con “Perdonami” e “Meglio Da Solo”, pezzi certamente ispirati e costruiti in maniera esemplare. “Orme Sulla Spiaggia” s’avvicina maggiormente a “Niente” in termini di ritmo: da ballare col suo incedere pimpante e allegro, mentre sono più vicini agli schemi tipici del cantautorato i restanti pezzi, eccezion fatta per un finale (“Esplode La Città”) da discoteca. Fabrizio Ariatta s’è lanciato nel tentativo di conciliare il cantautorato all’elettronica e, in alcuni casi, c’è riuscito alla grande. Non convincono, invece, quei pezzi in cui l’artista sembra voler inserire intermezzi disco/dance: quelli più riusciti, difatti, sono quelli in cui l’elettronica ''accompagna'' pur senza finire in secondo piano. “Fra Cielo e Terra”, insomma, è un disco in cui esiste un forte contrasto fra pezzi ottimi ed altri abbastanza lontani da certi livelli: Fabrizio Ariatta può ripartire da qui per lavorare su ciò che non va e, in futuro, proporre dischi in cui le due componenti sappiano convivere in maniera più pacifica. (Piergiuseppe Lippolis)