recensioni dischi
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LÀ NUA  "Just for taste"
   (2015 )

Nel 2011, tre giovani musicisti campani – Gabriele Ivo Moscaritolo (fisarmonica e tin whistles), Giuseppe De Gregorio (percussioni e chitarra) e Francesco Brusco (chitarra e bouzouki) – danno inizio ad un percorso di ricerca musicale che, partendo dagli sviluppi contemporanei del folk irlandese, si allarga nel tempo e nello spazio verso le tradizioni bretoni, balcaniche e manouche, facendone confluire le influenze all'interno della propria musica. Nella primavera del 2013 prende così vita il progetto Là Nua, che già nell'estate successiva dà alla luce il primo disco eponimo; le nove tracce sono principalmente dedicate alla personale rilettura di melodie tradizionali irlandesi, ma già sono presenti due composizioni originali, ''Wishing Steps'' e ''While the snow goes away''. L'album d'esordio, autoprodotto, viene promosso attraverso le tappe di un tour che dopo aver attraversato tutta Italia si conclude in autunno proprio in Irlanda, dove il trio è ospite internazionale al “John Dwyer Trad Weekend” di Waterford esibendosi in tre concerti e condividendo il cartellone con i leggendari Dervish e altri importanti artisti locali. Anche in Italia, ovviamente, nei due anni successivi i Là Nua figurano nei programmi di alcuni fra i più importanti festival, quali Ferrara Buskers, Fairylands Celtic Festival, Caffeina Festival, Modena Buskers e Irlanda in Festa. Nel frattempo fioriscono nuove idee, e nell'autunno del 2014 prendono il via presso lo studio “The Basement” di Gesualdo (AV) le registrazioni di questo secondo album. Il disco viene pubblicato dalla Rox Records di Milano nell’estate 2015 e testimonia un'evoluzione del linguaggio musicale del gruppo, non solo in senso quantitativo (14 tracce, ben cinque in più rispetto al debutto, con un numero doppio di composizioni originali) ma anche per quanto riguarda la maturazione di un proprio stile, sempre più peculiare e definito. A due anni di distanza, i Là Nua tornano quindi con un lavoro che definisce la loro personalità e ipotizza nuovi percorsi sonori: già dal titolo e dalla copertina, ''Just For Taste'' rimanda a una musica fragrante, speziata, ricca di aromi e profumi, dall'Irlanda ai Balcani, dalla musicalità manouche al rock virato in acustico, un progetto "alternative-trad" che offre una versione diversa alla solita rielaborazione di materiale tradizionale. Dal punto di vista tecnico, mentre il primo album era stato registrato praticamente dal vivo, ''Just For Taste'' ha avuto una produzione per così dire più "moderna"; a parte ''Twinkle of January'', tutti gli altri pezzi sono stati registrati a tracce, cercando comunque di mantenere inalterato il feeling live. Il gusto dei tre musicisti ha ispirato la composizione della tracklist: brani classici (''Farewell to Erin'' e ''The Hag at the Churn'') e contemporanei (''Horizonto'' e ''Superfly''), esperimenti tra melodie irish e ritmi manouche (''The Gipsy Reel''), riletture di Planxty e Jethro Tull (''Planxty Irwin'' e ''Velvet Green'') e quattro brani propri (''Rue d'Anvers'', ''Barry's Hug'', ''Zio Antonio is back Home'' e ''Twinkle of January'') che fotografano l'evoluzione dei Là Nua anche come autori. Pubblicato e distribuito da Rox Records - etichetta particolarmente attenta alla scena acustica e ai generi world, folk, neo-trad e bal folk - ''Just For Taste'' è stato interamente realizzato negli studi The Basement di Gesualdo (AV), sotto la simbolica ombra del castello del "Principe dei Musici" Carlo Gesualdo.