recensioni dischi
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JOHN DALLAS  "Wild life"
   (2015 )

A dispetto del nome, John Dallas è un cantautore bolognese all’esordio con “Wild Life”, opera prima di stampo hard rock. A partire da “Under Control”, è chiara la direzione impressa da Dallas al suo lavoro: c’è tanta voglia di recuperare le sonorità classiche dell’hard rock degli anni settanta e ottanta, tirarle a lucido e conferire un tocco che sappia restituire un po’ di modernità, con uno sguardo attento anche alla fruibilità, accresciuta da ritornelli d’impatto che rimangono in mente dopo pochissimo. I modelli sono i Guns’n’Roses, i Def Leppard e, per arrivare in territori più metal, i Van Halen. Le chitarre pesanti e un cantato leggermente graffiato che ben si colloca in questo tipo di contesto producono risultati importanti: nove pezzi semplici nella struttura ma perfetti nelle dinamiche, per una proposta che risulta molto buona pur senza eccellere. John Dallas non si limita a riprodurre l’hard rock di qualche decennio fa, ma imprime un taglio nuovo e più personale, con pezzi forti e diretti, privi di virtuosismi fini a sé stessi e sempre apprezzabili. L’unico momento più rilassato è dato da “Freedom”, mentre, in tutti i restanti otto pezzi, il comune denominatore rimane lo stesso. “Wild Life” è un disco convincente, che alimenta aspettative per un futuro in cui John Dallas potrà definitivamente affermarsi. (Piergiuseppe Lippolis)