recensioni dischi
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NICCOLO' FABI  "Novo Mesto"
   (2006 )

Non è da tutti raccogliere un gruppo di musicisti d’esperienza, rinunciare alla tecnologia, isolarsi per tre settimane in una località slovena (Novo Mesto, per l’appunto) e rimettere in discussione gran parte del proprio lavoro partendo dalla scrittura e dalle metodologie di incisione. Ma l’idea del cantautore romano, che avrebbe potuto apparire azzardata in termini commerciali, è stata premiata da un disco coerente e vivace. Le dieci nuove canzoni suonano fresche, innervate da un senso di rinascita, parlano di sogni (“Mettere Le Ali”), della rivelazione della bellezza (“La Bellezza”) e di quella indescrivibile gioia che è scoprire la vita e comprendere l’amore, i rapporti e la solitudine. Novo Mesto, registrato per gran parte con lo spirito da “buona la prima”, trasuda un entusiasmo che è reso bene dal suono sorridente del banjo, uno degli strumenti che caratterizzano molti brani e che tradiscono i suoi ascolti più recenti, il cantautorato di Sufj an Stevens sopra tutti. Il coinvolgimento della band è palese e anima momenti emozionanti, come la straordinaria “Meraviglia”, che fa pensare a Umberto Bindi prodotto da Nigel Godrich. Il tutto quasi involontariamente, con una spontaneità che impreziosisce ulteriormente il disco più compiuto tra i cinque sin qui realizzati. (Corrado Minervini)