recensioni dischi
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DIVERTING DUO   "Desire"
   (2015 )

Cosa succederebbe se Cocteau Twins, The Chameleons e Beach House si dessero appuntamento per una pizza ed un thè? Ne scaturirebbe qualcosa di lontanamente assimilabile alla musica dei Diverting Duo, band con base a Cagliari, ma dall’afflato fortemente internazionale, testimoniato anche dalla proficua attività live tenutasi in recente passato in terra d’oltralpe. Ipnotici, introspettivi, visionari, dopo due full-lenght ed un Ep i Diverting Duo danno ora alle stampe ''Desire'' (su DeAmbula Records e sulla norvegese Etch Wear). Otto le tracce di cui si compone questo terzo disco, da essi stessi editato e missato, e masterizzato da Carl Saff (Chicago): canzoni dalla forte carica visuale ed estetizzante, uno spaccato desertico, proscenio ideale per love affairs pregni di oscura luce pop, in cui la voce di Sara Cappai s’accorda per grazia ed eleganza alle fini tessiture di Gianmarco Cireddu. Con le radici fortemente salde in un humus ethereal/wave/dream pop, influenzati dalla scena shoegaze '80/'90, i Diverting Duo tessono una trama diafana ed astrale, in cui un Nord Europa adamantino, con le sue reminiscenze Morr-berlinesi, si mescola ad un codice fortemente identitario per una cifra personale: chitarre oniriche, synth minimali e voci haunted concorrono ad una scrittura alta per canzoni dark-pop con grammatica albionica, ma tra profumi e colori di una strana estate infinita.