recensioni dischi
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KANTANGO  "Másidiomás"
   (2006 )

In “Másidiomás” i Kantango snocciolano composizioni originali e rivisitazioni dei repertori di musicisti all’apparenza lontani dal genere come Petrucciani o Thielemans, passando per un fazzoletto di inossidabili evergreen dell’immancabile Piazzolla; fino a giungere a un brano inedito cantato da Joe Barbieri. “Másidiomás” include nella sua cifra quello che potrebbe essere definito il tango continentale, che non insegue strettamente gli stilemi, i timbri e le consuetudini del tango di provenienza argentina, ma ne mischia la radice con il jazz, il fado, la musica napoletana etc., rivoluzionando - talvolta gentilmente, talvolta con travolgenza - soluzioni musicali che venivano considerate come acquisite e invariabili, per restituirle rinnovate di pugno fresco. Il suono dei Kantango può essere quindi a ragione considerato come un manifesto dell’essenza del tango del terzo millennio, con tutte le sue sfaccettature più diverse e le sue coniugazioni più ardite: “másidiomás” è proprio un neologismo, composto dalle parole "mas" (più) e "idiomas" (linguaggi). In ‘Libertango’ ad esempio, la voce di Piazzolla stesso racconta in un incalzante e voluttuoso ritmo elettronico, l’immutabilità del genere di cui egli stesso è stato fine innovatore, contribuendo inconsapevolmente qui a formare un brano che è destinato ad illuminare le notti più calienti della radiofonia e dei dancefloor italiani della prossima estate. Altra ospite d’eccezione dell'album è la fadista e flamenca Maria Berasarte, che direttamente dal cuore dei paesi baschi interpreta alla maniera del tango la napoletanissima ‘Indifferentemente’. “Másidiomás” è quindi un disco da non perdere, una pietra angolare attraverso la quale entrare nel cuore stesso del tango, per innamorarsene perdutamente.