recensioni dischi
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MADHOUSE  "You want more"
   (2015 )

S’intitola “You Want More” il primo EP dei Madhouse: è un titolo azzeccatissimo per descrivere la sensazione che si prova al termine dell’ascolto delle quattro tracce che lo compongono. Una buonissima sezione ritmica è lo sfondo alla bella voce di Federica Tringali, voce della band e autrice di una prestazione molto convincente, in virtù della sua capacità di modulare la voce in maniera sempre diversa ma sempre pulita. La cantante riesce nelle parti più acute come in quelle più morbide, mentre il livello rimane costantemente buono per tutte le quattro tracce, anche grazie ad arrangiamenti molto curati. “You Want More” non è un disco troppo complesso e si lascia apprezzare sin dai primissimi ascolti, forte di un rock melodico che sa farsi anche più graffiante in certi passaggi (come l’intro del pezzo d’apertura “Change”). Segue “Empty Inside”, simile alla precedente per struttura, con una voce in primo piano e una buona sezione ritmica ad accompagnare. Si alza il livello con la titletrack “You Want More”, superiore in termini di testo e di musica, grazie a un approccio più intimista e riflessivo, prima della conclusiva “Skulls And Bones”, ovvero il pezzo più aggressivo del lotto. Strofe e ritornelli che rimangono in testa, strutture musicali non troppo elaborate ma comunque pulite ed efficaci, bellissima voce: sono questi i motivi per cui i Madhouse sono abbondentemente promossi, attendendo comunque lavori dal minutaggio più lungo. (Piergiuseppe Lippolis)