recensioni dischi
   torna all'elenco


KI-MONO  "Avanguardie inospitali"
   (2015 )

L’esordio dei novaresi Ki-Mono s’intitola “Avanguardie Inospitali”. I quattro piemontesi sono autori di una proposta autentica, classificabile sotto la voce “rock elettronico”, che, però, ha un approccio tendenzialmente più danzereccio che da pogo. Si tratta di dieci tracce in cui ad esser curato in modo particolare è anche l’aspetto melodico, che rende fruibile il disco a un pubblico più ampio, pur senza scadere nel commerciale. In certi passaggi, i Ki-Mono riescono a ricordare i Depeche Mode, ed effettivamente il disco è ricco di echi a stelle e strisce, mentre, per rimanere nello Stivale, i parenti più stretti sembrano essere i Subsonica. La band suona con un piglio rock che abbraccia tappeti di synth e tastiere elettroniche, producendo pezzi molto diversi fra loro, con risultati quasi sempre positivi o di alto livello, come nelle esplosioni rock di “Due” e nell’incedere sicuro e cadenzato di “Una Nuova Alba”. Il pezzo finale (“Gli stessi pensieri”) convince nella sua parte conclusiva, in cui tutto sembra funzionare meglio, anche in virtù d’una più forte sinergia fra rock ed elettronica. I testi sono ispirati e toccano tematiche sociali rilevanti, in un discorso che sembra essere continuo e fluido, oltre che coerente, e che dura dieci tracce. Che i Ki-Mono sappiano come conciliare schemi rock e basi elettroniche è più d’una impressione: sotto alcuni punti di vista, la band può e deve ancora maturare, ma “Avanguardie Inospitali” è un disco sicuramente valido, sebbene in alcuni casi la componente melodica sia un tantino troppo forte. (Piergiuseppe Lippolis)