recensioni dischi
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UNION DRAMA  "Union Drama"
   (2015 )

Gli UNION DRAMA nascono a Roma nel 2012, dall’intensa passione per la musica, dalla voglia di sperimentare e mettersi costantemente alla prova, e dal genio creativo di quattro giovani menti. La band affonda le proprie radici in un panorama ricco e variegato che va dall'indie pop all'elettronica, passando per influenze dance per arrivare all'energia tipicamente rock. Sono le pietre miliari della musica contemporanea, anche molto diverse fra loro (Nine Inch Nails, MGMT, Blur, U2, Muse, Subsonica, Daft Punk, Kasabian, Grandaddy, Maximo Park, Animal Collective, Flaming Lips) da cui gli Union Drama colgono le loro più grandi ispirazioni. Degno di nota sono le sonorità apportate da Carlo (OGM909), sound designer e produttore hardcore, che trasporta i brani rock in atmosfere più crude ed elettroniche. I loro testi raccontano tematiche socio-culturali rivisitate in chiave satirica; le relazioni amorose sono trattate in modo cinico e naif allo stesso tempo, quasi a comporre un'intrigante contraddizione. Dalla città eterna dilata un esperimento ad alto coefficiente di contaminazione, un vero e proprio melting pot di suoni, talento e influenze. Così viene alla luce il primo album degli Union Drama, sorto dalle rovine di un impero che ha dato gli albori all'Europa contemporanea, in costante fuga dalla decadenza morale. Il registro vocale melodico, ricco di falsetti, si innesta istericamente su fraseggi e sproloqui cospirazionali. Dal basso corposo e robusto di matrice britannica all'elettronica hardcore underground, il DJ OGM909 incornicia e fissa letteralmente i punti ritmici, con un uso saggio e a volte criminoso della drum machine, e con arrangiamenti dance scaraventando via quel sound vintage. La freschezza e la grazia vengono ritrovate, infine, grazie alle eleganti melodie, dipinte dai Synth e dalle chitarre ritmiche minimal che si incastrano con il resto dell’impalcatura di questa “opera prima”, voluta fortemente dal quintetto che volge lo sguardo al nord Europa “senza troppa riverenza nè subordinazione”.