recensioni dischi
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TALES OF UNEXPECTED  "Sciame di Vanesse"
   (2015 )

I Tales of Unexpected sono una band milanese al debutto discografico con il concept album “Sciame di Vanesse”, disco dall’attitudine cantautorale e dalle sonorità ibride e ricercate. Le dieci tracce, in maniera simbolica, danno luogo ad una tetrapartizione dell’opera: mattina, meriggio, sera e notte. A metà si colloca un lungo “Intermezzo” di sette minuti. Sin dalle prime battute, emerge una certa cura per il songwriting oltre ad un sound piuttosto complesso: “15 Ottobre” è una bella apertura all’insegna di un indie/alternative rock che coinvolge, “Li Sento Scorrere” inizia con atmosfere vagamente post rock e, nel finale, regala un bellissimo assolo di chitarra, prima che il pezzo riparta e diventi un pelo più aggressivo fino a lambire i confini del grunge. Sono due fra i pezzi migliori dell’intero disco, che prosegue su questa falsariga e s’arricchisce di elementi altri, come sporadici giri di basso in levare funky e momenti pacati più vicini a impianti meramente cantautorati. Meritano una menzione speciale anche “Luna e Un Quarto”, pezzo ad alta intensità, in cui l’incedere costantemente in tensione funziona egregiamente, e “Mentre Il Corvo Ride”, per la sua grinta ed il suo testo particolarmente ispirato. “Sciame di Vanessa” è, semplicemente, un ottimo esordio, in virtù di testi intrisi di rimandi letterari e descrizioni quasi fotografiche ed un sound corposo, frutto dell’incontro di generi diversi. (Piergiuseppe Lippolis)