recensioni dischi
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MARY J. BLIGE  "The breakthrough"
   (2006 )

Mary è stata davvero grande quando ha saputo cantare la propria sofferenza. Un filo rosso l’ha sempre legata alle grandi “madri dolorose” della tradizione nera. La musica per lei è stata riscatto dal ghetto, psicoterapia e salvifica spettacolarizzazione dei propri demoni interiori. Cosa può fare un’artista del genere quando si sveglia una bella mattina e si accorge di essere, tutto sommato, una donna felice? O fa uscire un “Best” e se ne va in vacanza, o pensa un album lussuoso e commerciale come questo. 'The Breakthrough' è il disco che farà scoprire Mary a chi prima la trovava troppo ruvida: è pensato per conquistare i fan di Mariah e di Beyoncé. Mary J Blige non si è snaturata, ha solo ingentilito certi tratti e si è affidata a un team di produttori (Will.i.am, Dr. Dre, Jimmy Jam e Terry Lewis) ansiosi di compiacerla e di regalarle una fuoriserie degna di una regina. Mary non ha mai cantato in modo così rilassato e la sua voce si adagia regalmente su pezzi studiati per valorizzarla. Anche il duetto con Bono su “One” degli U2 ha un senso: è il suo passaggio alla serie A del pop internazionale. (Daniele Cassandro)