recensioni dischi
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FRIEDRICH CANE' & GIACOMO MARIGHELLI  "Del movimento dei cieli"
   (2015 )

Difficilmente conoscerete il ferrarese Giacomo Marighelli. Probabilmente avrete però sentito parlare di Margaret Lee, la sua "creatura" che realizzò 3 importanti album tra il 2009 ed il 2013, così come dei Vuoto Pneumatico, l'ultima sua trovata grazie alla quale, lo scorso anno, arrivò l'omonimo album, una delle rivelazioni di quella stagione. Dal momento che, evidentemente, di starsene con le mani in mano Marighelli proprio non ne vuole sapere, ecco il suo nuovo "figlio": un nuovo disco concepito e realizzato a quattro mani con Friedrich Cané, musicista elettronico e produttore. Nel quale si parla di astronomia ma pure di astrologia (i Tarocchi, che vengono più volte citati nei brani, sono la passione di Giacomo da lungo tempo), si parla di scienza ma anche di spiritualità, il tutto su una base musicale sperimentale e notevolmente "ballerina", dal momento che si salta con facilità dall'elettronica al rock fino al trip-hop, senza farsi mancare nemmeno riuscite incursioni nel territorio della musica classica contemporanea. Il rimando più semplice ed immediato, per "banalizzare" la proposta, è con alcune cose di Garbo, ma qua e là spuntano fuori anche i CSI di Giovanni Lindo Ferretti, così come certi passaggi potrebbero provenire da qualche disco del miglior Battiato o del troppo presto dimenticato Gino D'Eliso. Un disco forse non facile, questo "Del Movimento Dei Cieli": ma da questa sua complessità può nascere una grande attrazione. Basta, semplicemente, staccarsi da tutto e da tutti, e lasciarsi immergere in questo mare. Dopo, il più è fatto. (Andrea Rossi)