recensioni dischi
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BLACK BEAT MOVEMENT  "Love manifesto"
   (2016 )

A un anno e mezzo di distanza dall’ultima fatica discografica, sono tornati i Black Beat Movement, sestetto milanese attivo ormai da tre anni e realtà ormai sempre più popolare, grazie ad una attività live molto intensa. I Black Beat Movement hanno fatto le cose in grande ancora una volta, con tredici tracce, una produzione di grande qualità e, come sempre, numerosissime influenze, che derivano da un approccio quasi sperimentale, ormai marchio di fabbrica della band, e dalla volontà di coniugare una matrice black a quelli che sono i due binari principali sui quali si muove la band: il nu soul e l’hip hop. Accanto a questi due pilastri portanti, convivono pezzi dal levare funky, echi rock, atmosfere jazz e trame rhythm and blues. Il tema centrale del disco è l’amore: intorno ad esso sono imperniate tutte le tredici tracce, a comporre una sorta di manifesto (di qui il titolo del disco), come facevano le avanguardie letterarie e artistiche del primo novecento. Numerose le collaborazioni che hanno portato alla nascita di “Love Manifesto”, da Dead Prez degli M1, famoso duo hip hop newyorchese, al reggae di Raphael. “A New Dawn” e “Ruck My Face” sono fra i pezzi più brillanti del disco, che comunque convince dall’inizio alla fine, featuring compresi. Una menzione speciale va rivolta alla voce di Naima Faraò, ma a funzionare è tutto il complesso mondo di “Love Manifesto”, senza intoppi. (Piergiuseppe Lippolis)