recensioni dischi
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SALVARIO  "Salvario"
   (2016 )

Il 32enne cantautore pugliese Salvatore Piccione, trapiantato da tempo a Torino, esordisce con il nome d'arte Salvario (in onore del quartiere San Salvario, in cui ha trapiantato la propria vita e le proprie aspettative artistiche) e con un omonimo ep prodotto da Matteo De Simone dei Nadàr Solo, il quale ha anche collaborato alla stesura delle musiche ed ha suonato un po' di tutto nei 4 episodi del disco (chitarre elettriche, basso, pianoforte, synth...). Ma sbagliereste se, da queste righe, evinceste che Salvario sia un "absolute beginner": alle spalle il musicista pugliese ha infatti dieci anni di lavoro musicale, grossa parte dei quali vissuta nei tarantini Karma in Auge, nei quali ricopriva i molteplici ruoli di cantante, chitarrista ed autore dei testi, e con i quali ha collezionato non solo 3 lavori in studio (2 Ep più l’album “Rituali ad uso e consumo” del 2012) ma soprattutto più di 100 date in giro per l’Italia ed alcune vittorie ad importanti contest come “Rockinday” (2012) e "Gioia Rock Festival" (2013). Ecco quindi, alla luce di un curriculum così vasto ed importante, spiegata l'assoluta padronanza dei propri mezzi che emerge da questo ep, strutturalmente quasi perfetto, e composto in modo da sembrare tutto tranne che un'opera prima. Merito, certo, del mestiere e dell'estro di Matteo De Simone e del suo fondamentale apporto: ma le doti di Salvario sono molteplici, ed è facile prevedere per lui una carriera importante nell'ambito della nuova musica tricolore, com'è facilmente intuibile dall'apertura di "Mare", dalla poesia della conclusiva "Tutto quello che ho da dire", e pure dalla spartana "Natale 2014", che grazie ad un arrangiamento vintage (chitarra acustica, percussioni e violino) riesce a creare atmosfere quasi western che si sposano perfettamente con un testo intelligente ed appassionante. Una rivelazione vincente, quella di questo ep: che svela a chi lo vorrà un talento assoluto, pietra angolare della musica che sarà nel nostro paese. (Salvatore La Mazzonia)