recensioni dischi
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ATOM MADE EARTH  "Morning glory"
   (2016 )

Gli Atom Made Earth sono una band originaria della provincia di Ancona che, in questo primo scorcio di 2016, ha pubblicato “Morning Glory”, secondo album in studio. Non si tratta di un omaggio agli Oasis né ai Pink Floyd, ma di una proposta musicale coraggiosa che, però, sa regalare buonissime sensazioni per tutto il disco. In sette tracce è condensato uno stile ibrido, che parte dal rock progressivo per abbracciare anche il drone/doom. Le atmosfere suggestive create dalla band avvolgono totalmente l’ascoltatore, la cui attenzione non cala mai, nonostante in alcuni casi la band dia l’impressione di eccedere con i virtuosismi. Le tante sfaccettature di “Morning Glory” vengon fuori a poco a poco, con l’oscurità iniziale di “Noil” e le violente distorsioni di “Thin”, chiusa da un’inquieta psichedelia. “October Pale” spazza via le nubi e, prima di esplodere in un finale intriso di misticismo, crea un senso di romanticismo con la delicatezza delle chitarre acustiche a dominare la scena. La seconda parte del disco porta un cambio di prospettiva, in cui si pone l’accento sulla parte più prog della band e sulle influenze musicali di un passato non recentissimo. Il riferimento è soprattutto ai King Crimson ed è più forte in “Reed” e “Baby Blue Honey” che in “Stac” o “Lamps Like An African Sun”. “Morning Glory” è un disco che rivela il talento e la personalità di una band che ha alzato notevolmente l’asticella rispetto al passato e che non ha terminato il suo processo di crescita. (Piergiuseppe Lippolis)