recensioni dischi
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OWL RAVE  "Owl Rave"
   (2016 )

“I Segreti di Twin Peaks” è la celeberrima serie tv ideata da David Lynch, cineasta che ha saputo descrivere in maniera egregia i lati oscuri della mente umana, nei suoi thriller psicologici e nei suoi horror, con velato umorismo e sprazzi di surrealismo. È ad essa che si ispira l’opera prima degli Owl Rave, quartetto austriaco al debutto con un lavoro certamente atipico sotto tutti i punti di vista. L’impostazione è davvero cinematografica: i pezzi, dalle atmosfere oscure e dilatate, partono dall’abisso per caricarsi di un pathos che trasmette un senso di ansia e mistero che, effettivamente, suona molto Twin Peaks. Il disco si regge, fra le altre cose, su strutture elettroniche ed una voce cupa, mentre i riferimenti musicali sono prevalentemente indirizzati a una sorta di horror jazz che spesso si colora di ambient. Si tratta di un disco da ascoltare di notte a occhi chiusi, per lasciarsi trasportare dall’inquietudine di una proposta musicale così profonda e malinconica, ma di un lavoro tutt’altro che semplice. Nonostante un livello di originalità sicuramente molto alto, “Owl Rave” è un album che forse potrebbe non essere fruibile al grande pubblico, ma che potrà anche entusiasmare gli amanti di questo tipo di sperimentazioni e chi è già avvezzo a questo tipo di atmosfere. Anche se, al di là dei gusti soggettivi, il disco può comunque dirsi molto ispirato. (Piergiuseppe Lippolis)