recensioni dischi
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ACID BRAINS  "Thirty three"
   (2016 )

Chi legge con una minima costanza le colonne di Music Map sa bene chi siano gli Acid Brains: ci occupammo di loro già la bellezza di 10 anni fa, in occasione del loro secondo disco ufficiale "Far away" (in realtà prima c'erano già stati 3 demo autoprodotti), sottolineando come, già all'epoca, i lucchesi si dimostrassero esperti e potenti nel loro rock (alternative, noise, grunge, punk, lascio fare a voi), portando in dote non solo ottima musica ma anche testi all'altezza. Ora, alle soglie dei 20 anni di vita (i Cervelli Acidi sono infatti insieme dal 1997), con 8 dischi e circa 250 concerti all'attivo in Italia e non solo (New York, Londra, Bruxelles e Lugano li hanno visti tra le altre in azione), cos'altro possiamo dirvi per dipingere questi ragazzi per quello che sono, ovvero uno dei segreti meglio celati della musica tricolore? Se, infatti, più o meno nello stesso periodo vi segnalammo con convinzione altre band esordienti (Ministri e Polar For The Masses tra le tante) poi meritatamente assurte al successo che spettava loro, è un dato di fatto che gli Acid Brains abbiano sinora raccolto meno di quanto meritassero, che la loro storia manchi tutt'ora, alle soglie dei succitati vent'anni di esistenza musicale, dello spettante lieto fine. Ed anche in occasione di questo nuovo disco, riesce davvero difficile capire il perché. Gli ingredienti per sfondare, nel vero senso della parola, ci sono tutti, ancora una volta: "All'infinito" porta gioiosamente a spesso la maggior parte delle italiche alternative band esordienti, "Sometimes" farebbe muovere anche un morto grazie ad una carica adrenalinica non sottovalutabile, "Answers" è magnificamente ballabile (un po' come se i Green Day incontrassero per strada i Knack di "My Sharona"), mentre "Tu" incrocia, sorprendentemente ma compiutamente, punk e beat italiano anni '60, e "Make up your mind" spingerebbe a pogare anche Patty Pravo. Quindi, per l'ennesima volta, è davvero difficile capire perché gli Acid Brains non vendano migliaia di copie dei loro dischi. Ma forse avete ragione voi. Continuate pure ad ascoltare Gigi D'Alessio. Probabilmente, la vita vi sorriderà. (Andrea Rossi)