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THEO ALLEGRETTI  "Memorie del principio"
   (2016 )

''Memorie del Principio'' del pianista, compositore e improvvisatore Theo Allegretti (prodotto dall’etichetta Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero nel circuito IRD e nei migliori store digitali) propone nove brani che rappresentano un viaggio lungo un percorso che attraversa idealmente i primordi del pensiero filosofico. Allegretti ricerca un linguaggio personale che, attraverso la commistione e la rielaborazione di diversi generi e l’uso di sonorità evocative, si rivela in una sorta di “espressionismo spirituale”. Intraprende studi classici e jazz, perfezionandosi con maestri come Giorgio Gaslini, Enrico Pieranunzi e Gianni Lenoci. Nel corso degli anni si cimenta in collaborazioni e composizioni di varia natura, realizzando jingle, arrangiamenti, musiche per radio-tv e teatro ed esibendosi in solo, in recital di poesia e teatro-musica, in diversi ensemble nonché con la confluenza di altre arti. “Memorie del Principio” si basa su alcuni testi tratti da frammenti dei primi filosofi della storia (VI e V sec. a.C.) e rappresenta una testimonianza del momento che portò alla nascita del pensiero occidentale laddove il sapere filosofico era ancora collegato a quello delle altre scienze e dottrine e portava in sé l’embrione di un pensiero che, venuto alla luce diversi secoli prima della nascita di Cristo, risulta sorprendentemente attuale anche oggi, a distanza di oltre due millenni. La ricerca del “principio” di tutte le cose, le diverse concezioni di “cosmologia” e argomenti a questi affini vengono raccontati dalle parole degli stessi protagonisti in un suggestivo viaggio intorno alle origini. Questo è capace di suscitare forti suggestioni a prescindere dalla corrente di pensiero a cui si aderisce nel giustificare la propria presenza in questo mondo. Da questo concept è nato uno spettacolo di teatro-musica, un reading di musica d'atmosfera con testi di poesia e prosa degli albori del pensiero filosofico. I materiali sono stati poi sintetizzati in nove brani (tralasciando anche alcuni autori e molti spunti musicali), confluiti nel cd, che propongono un mélange di ambient-jazz atmosferico, minimale ed etnico, con alcune allusioni a stilemi della musica greca antica. Nel disco ognuno dei sette pezzi principali è dedicato a un filosofo e al rispettivo pensiero, con un proprio “mood” ed una propria ratio. Inoltre, ve ne sono altri due che fungono quasi da corollario. Il primo, “Verso Mileto”, apre il lavoro e introduce Talete, il primo filosofo della storia, attraverso uno scritto di Callimaco che ne delinea il contesto. L’altro, “Il Caos vi era…”, rappresenta invece il pensiero mitologico ed è dedicato ad Orfeo, evocato da un passo tratto da “Gli uccelli” di Aristofane; mentre in ordine logico e cronologico sarebbe stato più appropriato porlo all’inizio del lavoro (come nella performance dal vivo), nel disco è l’ultimo, con la sua atmosfera oscura, quasi come se fosse un’appendice che non intacca le sonorità più luminose del resto dell’opera che idealmente si conclude con il brano dedicato a Democrito. A corredo di ogni brano vi è un compendio degli scritti da cui le musiche sono tratte: una chiave di lettura, uno spunto di riflessione nonché bussola per orientarsi nell’ascolto di questo itinerario.