recensioni dischi
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EMA YAZURLO & QUILOMBO SONORO  "Ema Yazurlo & Quilombo Sonoro"
   (2016 )

Figura di un certo rilievo nell’ambito del ricco e variegato panorama della musica latina d’oltreoceano, l’artista argentino Ema Yazurlo, pressochè sconosciuto alle nostre latitudini, ben più noto in patria, realizza col supporto del collettivo Quilombo Sonoro un album disinvolto e frizzante, trascinante nei ritmi e traboccante dei crismi che da sempre connotano la tradizione sudamericana. Talora inopinatamente declassato chez nous a divertissement da intrattenimento agostano, quello declinato da Ema in dodici tracce di pulsante brillantezza è un genere invece meritevole di conservare ed espandere la propria dignità popolare sulle ali del rispetto che un ascolto approfondito è in grado di tributargli. In virtù di una costruzione armonica particolarmente ispirata e di fluenti singalong catchy quanto basta, il connubio fra ritmi sostenuti, tonalità minori, idioma ispanico e frenetico groove ribollente diviene garanzia di immediatezza e godibilità, anche prescindendo dal taglio talvolta eccessivamente semplicistico delle liriche. Attraenti il flamenco appassionato di “Salvame” col suo groove incisivo (Enrique Iglesias la porterebbe in classifica) e la fisarmonica di “Kien”, che ondeggia su un’aria addirittura prossima all’Americana, il balkan-folk truccato di “Sonido del mundo”, la bachata à la Manu Chao di “Sudestada” ed il passo incalzante di una “Encende” arricchita da fiati sfavillanti; intrigante l’appeal di “Disculpas” (bello l'inserto di armonica), esaltante la marcetta – unico brano in inglese - della ficcante “My life”, o ancora il reggaeton in stile Juanes di "Lucha amada": ma è tutto l’abum ad essere dotato di una intrinseca energia e di una solidità che lo allontanano dalla futilità della musica da ballo usa-e-getta, elevandolo a voce sincera di una cultura da scoprire ed apprezzare. (Manuel Maverna)