recensioni dischi
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EMILY SPORTING CLUB  "Emily Sporting Club"
   (2016 )

“Emily Sporting Club” è il disco di debutto dell’omonima band emiliana, nata nel 2013. Le coordinate spazio-temporali a cui il disco fa riferimento sono gli ultimi trent’anni di storia di quell’Emilia detta “paranoica” che in “Emily Sporting Club” riprende forma, rivive e torna attualissima. Ma è fondamentale anche il tributo a Pier Vittorio Tondelli ed ai suoi “Altri Libertini”, il romanzo divenuto manifesto dello stile unico e inconfondibile dello scrittore di Correggio. Lo schema diventa chiaro sin da “Postoristoro”: i temi trattati sono vicini a quelli del libro, le situazioni richiamano proprio quelle descritte da Tondelli. Ma non è un ispirarsi passivo, non è un tentativo di copiare: gli Emily Sporting Club attualizzano le fotografie di Tondelli e scrivono pezzi incisivi, che spesso fanno ricorso anche ad un linguaggio piuttosto esplicito, con uno stile diretto e tagliente che li avvicina, ancora di più, allo scrittore di Correggio. Per quanto concerne l’aspetto meramente musicale, invece, si assiste a una dolce virata verso atmosfere novantiane, con sonorità che ricordano, a tratti, i CCCP. Con poche variazioni, sono l’indie rock e la new wave a fondersi ed a creare un sound personale e autentico, che rende l’ascolto fluido quando il ritmo si fa incalzante e quando la band offre parentesi strumentali, quando i temi sono quelli dei sogni e dei viaggi interrail e quando si parla di degrado. Un buon album di debutto per una band che dimostra di avere le idee chiarissime e di poter crescere ulteriormente. (Piergiuseppe Lippolis)