recensioni dischi
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ZIO FELP  "Pace, amore & bombe carta"
   (2016 )

Alla soglia dei trent’anni, Zio Felp è tornato con “Pace, Amore & Bombe Carta”, disco dal titolo eloquente che raccoglie una serie di brani scritti in momenti diversi della vita dell’artista, e che riassumono esperienze particolari e situazioni ben definite. A partire dalla titletrack, pensato come ultimo pezzo e poi inserito in apertura, si nota come l’approccio sia davvero diretto e lo stile crudo ed incisivo, secondo la più antica tradizione hip hop e, quindi, in netta antitesi con gli esponenti più popolari del genere. Zio Felp è evidentemente consapevole dell’allontanamento dei nuovi artisti hip hop dalle radici del genere, ed è anche per questo che si propone di ripartire proprio da lì. Grande cura anche per i testi, dove il vissuto personale assume un’importanza notevole: prima ci comunica lo stress accumulato per la produzione del disco, poi quello derivante dai periodi trascorsi in casa. Nella fase centrale, Zio Felp alza l’asticella: la grinta di “One” comunica la necessità di saper lottare da soli, l’intimismo tragico di “Giorni” ha come tema quello della caduta e della funzione salvifica della musica. La confessione di “Accanto A Me” spiega la situazione di chi è costretto a vivere lontano dalla propria casa, con il senso di nostalgia che ne consegue. “True Story”, in terza persona, suggella un bel disco di hip hop vecchio stampo: il sound è puro, scevro dalle contaminazioni commerciali oggi dilaganti. A questo, bisogna aggiungere testi non banali e sicuramente funzionali al contesto: si tratta quindi di un disco imprescindibile per gli italiani amanti del genere. (Piergiuseppe Lippolis)