recensioni dischi
   torna all'elenco


I.A.N.T.  "Limite"
   (2016 )

I.A.N.T. sta per “Incapaci Ai Nostri Tempi”, dichiarazione programmatica di incompetenza mica da poco, per questa band di Peschiera del Garda, che dalle rive del lago è partita alla conquista dello Stivale (e, presumibilmente, non solo) con uno ska-skate-punk rock centrato e puntuale, figlio di padri vari e variegati (NOFX, Ska-P, Sum 41) ma, nonostante questo, contraddistinto da notevole originalità. Il Malbo, Il Pando, Il Danny ed Il Frisu (nomi di battaglia che nascondono le identità di Alberto del Grande, Danny Rambaldo, Fabio Orlandi e Federico Fabiani) mettono in campo in questa loro seconda prova (due anni or sono era arrivato l’esordio omonimo) parecchio vigore e potenza ma, al tempo stesso, anche una malcelata inquietudine nascosta nei testi, che acchiappano l’ascoltatore avvincendolo e spingendolo ad affrontare il percorso degli 8 episodi che compongono il disco tante e tante volte. “Limite” è il punto di non ritorno a cui è giunta questa nostra società, contraddistinta da violenza ed uso smodato e scriteriato delle armi (“Non sparerò”, con il prestigioso featuring di Bologna Violenta), come da supponenza e stupidità (“Il trionfo”, vittoria, appunto, degli idioti, come più volte ripetuto nel chorus, ed ogni riferimento a dj e popolo danzereccio del sabato sera è più che voluto e cercato), come pure da guerre, non solo reali e letali ma anche multimediali (“33-15””, primo singolo estratto che anticipò il disco qualche mese fa). In complesso, trattasi di un’ottima opera, ben legata ma al tempo stesso variegata, per quanto possa esserlo un genere abbastanza “chiuso” come il punk, ska-skate o altro che sia. Attendiamo già sin d’ora la prossima prova, per vedere dove gli I.A.N.T. potranno arrivare. (Salvatore La Mazzonia)